La scorsa notte 110 attivisti italiani su un treno partito da Kiev si sono trovati sotto il massiccio attacco russo contro Leopoli. I connazionali erano di ritorno dalla decima missione Mean, Movimento europeo di azione non violenta. Partito da Kiev, il convoglio era diretto al confine polacco. La testimonianza di uno degli attivisti a bordo del convoglio
“Durante il nostro viaggio di solidarietà alle popolazioni ucraine in guerra, mentre eravamo in transito nella zona ovest dell’Ucraina, a circa tre ore da Kiev nell'area di Zythomir, sono iniziati i bombardamenti. Siamo stati testimoni di raid russo che ha colpito la zona vicina al passaggio del nostro treno". A parlare è Paolo Della Rocca, attivista MoVI (Movimento di Volontariato Italiano), che ha preso parte alla missione iniziata lo scorso 1 ottobre, rassicurando sulla sicurezza sua e dei volontari con lui in viaggio.
La testimonianza
"Abbiamo capito subito che si trattava di droni, il treno si è fermato per sicurezza e ci siamo preparati a evacuare il convoglio. Ora siamo appena arrivati al confine polacco. Per noi in ogni caso è importante essere qui. Come MoVI - Movimento di Volontariato Italiano vogliamo rompere l’isolamento, restituire speranza e costruire legami duraturi. La pace non si costruisce a distanza, ma con la presenza e la corresponsabilità. È fondamentale per noi che questo episodio che ci ha visto protagonisti non distolga ma anzi accentui l'attenzione su ciò che gli ucraini vivono ogni giorno" ha detto.
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