Harry in Angola sulle orme di lady D, rilancia la campagna anti mine

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Lo aveva già fatto cinque anni fa e anche oggi il figlio di Diana ripercorre i passi della madre che era sostenitrice della campagna e aveva percorso quelle aree contaminate nel 1997.

Il principe Harry è in Angola, sulle orme di sua madre, lady D, per rilanciare la campagna per lo sminamento e contro la diffusione delle mine anti-uomo. E' l'ultima iniziativa del principe ribelle, secondogenito di re Carlo III.  Le immagini lo ritraggono con indosso un giubbotto antiproiettile azzurro come quello reso celebre da Diana. La missione conferma in ogni caso l'impegno umanitario di Harry,  unico membro di casa Windsor della sua generazione ad aver affrontato in prima persona una missione di guerra, in Afghanistan, malgrado lo scandalo di un recente scontro interno a una fondazione per il sostegno ai bambini in Sierra Leone. La scelta dell'Angola non è casuale, trattandosi di un Paese infestato di mine come nessun altro in Africa, eredità dei 27 anni di guerra civile seguiti all'indipendenza dal Portogallo del 1975: mine che hanno causato almeno 60.000 morti solo fino al 2008.

 

Il principe, testimonial di Halo Trust, organizzazione che si occupa di sminamento, ha rivolto un messaggio in portoghese ai bambini di un villaggio. "Fermatevi e avvertite gli anziani", ha ripetuto, facendo eco a un avvertimento con cui si cerca di evitare che i piccoli, giocando vicino ai campi minati, facciano detonare gli ordigni: disegnati spesso in modo da attirare la loro attenzione.

 

La campagna anti-mine in Angola resta legata indissolubilmente all'immagine della principessa Diana: protagonista nel 1997 di un'iconica missione in un campo minato del Paese, promossa assieme all'Onu e al governo di Luanda pochi mesi prima della tragica morte nell'incidente del tunnel dell'Alma di Parigi.