Come i minorenni stranieri stanno rallentando l'invecchiamento dell'Ue

Sono giovani, in alcuni casi giovanissimi, non hanno la cittadinanza del Paese in cui vivono e sono tanti, sempre di più. Il numero di minorenni stranieri che risiedono in Unione europea, anche nel 2024, è aumentato. E tra questi quelli non provenienti da altri Paesi Ue rappresentano la grande maggioranza. Un minorenne straniero ogni dieci In base agli ultimi dati diffusi da Eurostat, a inizio gennaio 2024, circa 7,5 milioni di persone di età inferiore ai 18 anni non avevano la cittadinanza del loro paese di residenza nell'Unione europea. Un dato che equivale a uno straniero su dieci tra i minorenni che vivono in Ue. Ampie le differenze tra Paesi. Le quote più elevate di minori stranieri sul totale della popolazione minorile sono state osservate in Austria , Malta e Cipro . Superiori o uguali al 10 per cento - e quindi sopra la media Ue - anche le percentuali in Germania, Belgio, Spagna, Italia e Danimarca. I Paesi dove, invece, la popolazione di stranieri è molto ridotta - meno di un minore straniero su cento minori residenti - sono la Slovacchia , la Polonia e la Romania . Molto giovani gli stranieri residenti in Italia I minori stranieri in Ue sono il 17,4 per cento del numero totale di residenti stranieri. Questa percentuale dipende da una serie di fattori, tra cui i flussi migratori passati, il numero di nascite di bambini stranieri sul territorio del Paese ospitante e le politiche relative all'acquisizione della cittadinanza, diverse tra gli ordinamenti giudiziari delle singole nazioni. La percentuale è stata pari o superiore alla media Ue in nove Paesi, con i valori più alti in Francia e in Italia e i più bassi in Lettonia e Slovacchia . Dividendo gli under 18 in fasce di età, si capisce come siano i giovanissimi i più presenti. In media in Europa gli stranieri sotto i 5 anni sono il 27 per cento dei minori stranieri, il 29% ha tra 6 e 10 anni e il 28% tra 11 e 15 anni. Solo il 15 per cento costituisce la fascia 15-18 anni. Molti gli stranieri extra-Ue Nel dato dei minori stranieri residenti in Ue, una parte è rappresentata da persone provenienti da altri Paesi dell’Unione europea, ma la parte più consistente è di provenienza extra-Ue. E la cosa è vera soprattutto per i più giovani. Sette under 15 stranieri su dieci hanno cittadinanza in nazioni non appartenenti all’Unione. In Italia questa percentuale sale al 75,5 per cento, ma ci sono Paesi come Grecia, Romania, Polonia, Slovenia e le Repubbliche baltiche in cui supera il 90%. Slovacchia, Austria, Belgio e Lussemburgo, invece, hanno la maggior parte di minori stranieri provenienti da altri Paesi Ue. La compensazione all'invecchiamento dell'Europa Come anticipato, sono sempre di più i minori stranieri in Ue, e sono ancor di più se calcolati in percentuale sul totale di minori. L’aumento di minori stranieri in Ue in percentuale sulla popolazione under 18 è il risultato di due fattori. Da una parte un maggiore flusso migratorio soprattutto da persone provenienti da Paesi extra-Ue ; dall’altra il tasso negativo di natalità dell’Unione europea, che si aggira intorno a 1,5 figli per ogni donna. La popolazione minorile totale è diminuita negli ultimi dieci anni ma, grazie alla presenza degli stranieri, il calo è stato meno sensibile. Ciò, però, ha comportato un costante aumento della percentuale di minori stranieri sul totale. Il 9,4 per cento del 2024 è più del 50 per cento in più del 6,1 % del 2015. E anche durante l’anno pandemico, in cui i flussi migratori sono stati minimi, il calo delle nascite di cittadini residenti ha fatto sì che il dato degli stranieri in percentuale aumentasse. Se l’Europa sta rallentando il suo processo di invecchiamento, molto è dovuto a chi per scelta o necessità ha cambiato residenza, e accettato di vivere da straniero nel Vecchio continente. Aspettando, possibilmente, di ottenere la cittadinanza.

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Gabriele De Palma