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Cina, Israele e Myanmar: i Paesi che imprigionano più giornalisti

Roberta Cavaglià

Roberta Cavaglià

©Getty

Nel 2024, il numero di giornalisti imprigionati in tutto il mondo è salito a 361. Tra i motivi principali, opposizione allo Stato, rappresaglia e diffusione di notizie false

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Se non visualizzi il grafico, clicca qui Oltre il 60% dei giornalisti incarcerati è stato accusato di terrorismo, estremismo o crimini contro lo Stato, reati spesso pretestuosi per colpire il giornalismo indipendente. A queste si aggiungono le accuse di diffamazione e la diffusione di notizie false, strumenti legali vaghi ma efficaci per ridurre al silenzio la stampa. Il 2024 è stato quindi un anno drammatico per la libertà di stampa, ma ci sono stati anche alcuni segnali di speranza: circa 90 giornalisti sono infatti stati rilasciati prima della fine dell’anno. è il caso, ad esempio, di Evan Gershkovich, giornalista del Wall Street Journal, liberato dopo 16 mesi di prigionia in Russia grazie a uno scambio di prigionieri. Non compare nel censimento del CPJ, invece, Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata in Iran il 19 dicembre 2024 e rilasciata solo l’8 gennaio 2025 dal carcere di Evin.","audio":{"@type":"AudioObject","contentUrl":"https://tts.sky.it/tts.74d279da-8124-423c-9096-a8b6627d3e63.mp3","description":"Nel 2024, il numero di giornalisti imprigionati in tutto il mondo è salito a 361. Tra i motivi principali, opposizione allo Stato, rappresaglia e diffusione di notizie false","duration":"PT6M16.451S","encodingFormat":"audio/mpeg","name":"tts.74d279da-8124-423c-9096-a8b6627d3e63.mp3"}},{"@context":"http://schema.org","@type":"BreadcrumbList","itemListElement":[{"@type":"ListItem","position":"1","item":{"@id":"https://tg24.sky.it/mondo","name":"Mondo"}},{"@type":"ListItem","position":"2","item":{"@id":"https://tg24.sky.it/mondo/2025/03/21/giornalisti-arrestati-mondo-2024","name":"Cina, Israele e Myanmar: i Paesi che imprigionano più giornalisti"}}]}]