Romania, progettavano un colpo di Stato per favorire un governo filorusso: sei arresti

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Le persone fermate sono accusate di aver formato un gruppo criminale che avrebbe solidi legami con Mosca. La polizia ha detto che il gruppo è stato formato per minare la “sovranità e l'indipendenza” dello Stato, “compromettendo politicamente la capacità di difesa del Paese”

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Stavano architettando un colpo di Stato in Romania per allestire un governo di fedelissimi del Cremlino: è questa la principale accusa rivolta  a un gruppo politico di sei persone, arrestate ieri in seguito a un’indagine dell’Agenzia rumena contro la criminalità organizzata. I sei sono colpevoli, secondo l’accusa, di aver formato un gruppo criminale, inizialmente creato nel 2023 e con solidi legami con Mosca. La polizia ha detto che il gruppo è stato formato per minare la “sovranità e l'indipendenza” dello Stato rumeno, “compromettendo politicamente la capacità di difesa del Paese”.

Richiesto il supporto di funzionari dell'ambasciata russa

Le indagini sostenute dai servizi segreti di Bucarest hanno rivelato che il gruppo avrebbe cercato “la rimozione dell'attuale ordine costituzionale, lo scioglimento dei partiti politici” e l'insediamento di un nuovo governo formato dai suoi membri, ha spiegato la polizia. “Per raggiungere i loro obiettivi destabilizzanti, i rappresentanti del gruppo hanno richiesto attivamente il supporto di funzionari dell'ambasciata della Federazione ussa”, ha precisato l'agenzia di intelligence nazionale rumena.

Ritiro dalla Nato e adozione di una nuova Costituzione

Il gruppo aveva “una struttura di tipo militare” che mirava a negoziare il ritiro dalla Nato, a cui la Romania ha aderito nel 2004, nonché l'adozione di una nuova Costituzione, ha dichiarato la polizia. “I membri del gruppo criminale avrebbero ripetutamente contattato agenti di una potenza straniera, situati sia sul territorio della Romania che della Federazione russa”, hanno dichiarato gli inquirenti. Due dei sospetti si sarebbero recati a Mosca a gennaio scorso, dove la polizia sostiene che abbiano avuto contatti con persone che hanno sostenuto gli “sforzi dell'organizzazione per assumere il potere statale in Romania”. Mercoledì, le autorità hanno fatto irruzione in otto case nella municipalità di Bucarest e nelle contee di Ilfov, Giurgiu e Maramures, dove la polizia ha dichiarato di aver trovato “diverse prove” che sono state sequestrate.

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