
Buenos Aires ricalca la posizione degli Stati Uniti, avanzando critiche analoghe sulla gestione della pandemia di Covid. La stragrande maggioranza dei fondi dell'Oms proviene da contributi volontari e l'Argentina non ha effettuato versamenti aggiuntivi negli ultimi anni
L'Argentina ha annunciato il suo ritiro dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), seguendo l'esempio degli Stati Uniti e sollevando critiche simili sulla gestione della pandemia di Covid-19 da parte dell'agenzia Onu. La decisione, nell'aria da tempo, ha un impatto più politico che economico, considerando che il contributo di Buenos Aires all'Oms ammonta appena allo 0,11% del bilancio complessivo. Il portavoce presidenziale Manuel Adorni ha ufficializzato la scelta due settimane dopo che Donald Trump, riferimento ideologico del presidente argentino Javier Milei, aveva avviato l'uscita di Washington dall'Oms. "Abbiamo profonde divergenze sulla gestione della salute pubblica, in particolare durante la pandemia", ha dichiarato Adorni, aggiungendo che l'Argentina non permetterà a "un organismo internazionale di interferire con la nostra sovranità". Ha inoltre denunciato il "lockdown più lungo della storia" e la presunta "mancanza di indipendenza" dell'Oms dall'influenza politica di alcune nazioni, con un chiaro riferimento alla Cina e alla questione della trasparenza sui dati pandemici.
I dati
Secondo i dati dell'Oms, l'Argentina ha versato circa 8,75 milioni di dollari in quote associative per il biennio 2022-2023 e avrebbe dovuto contribuire con altri 8,25 milioni nel ciclo 2024-2025, su un bilancio totale dell'organizzazione di 6,83 miliardi di dollari. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei fondi dell'Oms proviene da contributi volontari, e l'Argentina non ha effettuato versamenti aggiuntivi negli ultimi anni. Già nel 2023, il governo argentino aveva rifiutato di aderire a un nuovo protocollo sulle pandemie proposto dall'Oms, anticipando la volontà di uscire completamente dall'organizzazione. In un comunicato ufficiale, la presidenza ha accusato l'agenzia sanitaria di aver "imposto quarantene infinite senza basi scientifiche", contribuendo a "una delle peggiori catastrofi economiche della storia". Milei, che si definisce un "anarco-capitalista" e ha sempre espresso ammirazione per Trump, ha allineato la sua politica sanitaria con quella dell'ex presidente statunitense. Il 20 gennaio, nel suo primo giorno alla Casa Bianca, Trump ha firmato l'ordine esecutivo per il ritiro degli Stati Uniti dall'Oms, una decisione che priverà l'organizzazione di una delle sue principali fonti di finanziamento. Milei, primo leader straniero a incontrare Trump dopo la vittoria elettorale di novembre, ha ribadito la sua sintonia con la nuova amministrazione americana, rafforzando l'asse tra Washington e Buenos Aires.
