Pnrr europeo per l’agricoltura, proposta di Agrocepi contro dazi Usa

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Daria Paoletti

Daria Paoletti

Dai timori per i dazi al diritto al cibo di qualità. Il mondo dell’agricoltura chiede  Pnrr per l’agrifood italiano”. La proposta avanzata da Agrocepi che rilancia sulla prospettiva europea come risposta alle possibile prossime mosse di Donald Trump

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La risposta ai possibili dazi americani? Usare il brand del Made in Europa e mettere a terra un Pnrr per l’agrifood. Il dibattito si apre. E arriva la proposta di Agrocepi, una delle principali realtà associative in ambito agricolo e alimentare che raccoglie centinaia di imprese su tutto il territorio italiano. Una proposta messa nero su bianco nel documento conclusivo che chiude l’assemblea programmatica dell’associazione cui ha partecipato praticamente tutto l’arco parlamentare, così come lo stesso governo. A rappresentare l’esecutivo il sottosegretario all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra. “Eserciteremo su Bruxelles ogni possibile azione volta a garantire la valorizzazione dei prodotti agroalimentari italiani ed europei. Dare vita a un piano agroalimentare europeo è un dovere nei confronti dei nostri agricoltori e di tutti i cittadini”, spiega l’esponente di Fratelli d’Italia.

A spiegare la proposta, che arriva proprio nelle ore in cui Raffaele Fitto si insedia nel suo incarico di vicepresidente della Commissione Europea, è il presidente Agrocepi Corrado Martinangelo. “Valorizzare l’agroalimentare significa necessariamente avere una visione proiettata a livello europeo e iniziare parlare di Made in Europa”, spiega il riconfermato presidente dell’Associazione. E aggiunge: “Dobbiamo fare sistema se abbiamo l’ambizione di sostenere il nostro sistema. Questo è un dovere, perché è ormai evidente che parlare di Politica agricola comune non basta più, serve un piano strategico europeo per l’agroalimentare. Dobbiamo costruire un vero e proprio Pnrr agrifood se vogliamo contare su una prospettiva virtuosa per l’Italia e l’intera Unione europea”. Sulla stessa linea la vicepresidente della commissione Agricoltura Maria Chiara Gadda (Iv): “Serve una strategia di lungo periodo europea ed italiana, e politiche di aggregazione in grado di rafforzare il sistema”.

Dal dibattito dell’assemblea Agrocepi emerge poi un altro tema. Ovvero la proposta di inserire il diritto al cibo di qualità in Costituzione.

Sarebbe un’altra modifica della Carta. Non è la prima proposta in questa legislatura. E sarà neanche l’ultima probabilmente. Lo scenario più importante però resta quello europeo. Ancor più urgente con lo spetto di Donald Trump sullo sfondo.

Maria Elena Boschi all'Assemblea Nazionale Agrocepi 2024
Maria Elena Boschi all'Assemblea Nazionale Agrocepi 2024

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