Norvegia, il mistero della "balena-spia" russa ha una spiegazione

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L’ipotesi della scienziata ucraina Olga Shpak, riportata dalla Bbc, è che il beluga possa essere fuggito da una base navale della Russia nel Circolo polare artico. L'animale potrebbe essere stato addestrato per sorvegliare lo stabilimento prima di scappare verso sud

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Il mistero della “balena-spia” che era stata trovata in Norvegia nel 2019 con un’imbracatura per la telecamera che recitava “equipaggiamento San Pietroburgo” è stato forse svelato. L’ipotesi della scienziata ucraina Olga Shpak, riportata dalla Bbc, è che il beluga possa essere fuggito da una base navale russa del Circolo polare artico.

Hvaldimir, non una spia ma una "guardiana"

Potrebbe essere stato addestrato per sorvegliare la base prima di scappare verso sud, secondo la scienziata. La Russia non si è mai espressa sul tema. Shpak si è detta certa che la balena sia stata addestrata dai militari, anche se non ritiene sia stato fatto a scopo di spionaggio. Da quando è giunta in Norvegia, cinque anni fa, la balena è stata monitorata e nutrita e le è stato dato il nome di Hvaldimir, una via di mezzo fra la parola norvegese che significa balena, hval, e il nome del presidente russo.

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