Nel dare il via all'Anno Santo, il Pontefice aprirà la porta per "l'indulngeza plenaria" anche nel carcere romano. Lo ha annunciato monsignor Fisichella che ha rinnovato l'appello ai governanti per forme di amnistia
Il giorno dopo l'avvio ufficiale del Giubileo, "il 26 dicembre il Santo Padre nel giorno di Santo Stefano sarà nel carcere romano di Rebibbia per aprire anche in quel luogo la Porta santa". Lo ha annunciato il 'regista' del Giubileo, monsignor Rino Fisichella.
Nordio: "Porta Santa a Rebibbia grandissima emozione"
L'apertura della Porta santa a Rebibbia "sarà una grandissima emozione", ha commentato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. "Bisogna - ha aggiunto Norio - coniugare la legge, l'adeguatezza della pena, con la necessità che quest'ultima debba tendere alla rieducazione. Occorre provare a rieducare le persone che stanno espiando gli errori che hanno commesso".
L'appello del Papa per i detenuti e l'intesa con Nordio
Monsignor Fisichella, in occasione dell'annuncio odierno, ha anche rilanciato un appello ai governanti per forme di "amnistia" e ha fatto sapere che l'11 settembre scorso "abbiamo firmato una intesa con il ministro di Giustizia Carlo Nordio e il commissario governativo, il sindaco Roberto Gualtieri, per rendere effettive durante il Giubileo forme di reinserimento in attività di impegno sociale" dei detenuti. Monsignor Fisichella ha ricordato infatti l’auspicio espresso dal Papa per i detenuti nella nella Bolla d’Indizione del Giubileo, Spes non confundit: “‘Nell’Anno giubilare saremo chiamati ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio. Penso ai detenuti che, privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto. Propongo ai Governi che nell’Anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservanza delle leggi’". A partire da questo orizzonte, ha spiegato Fisichella “nelle scorse settimane abbiamo firmato un’intesa con il Ministro di Giustizia della Repubblica italiana, Carlo Nordio, e il Commissario Governativo, Roberto Gualtieri, per rendere effettive, durante l’Anno Giubilare, forme di reinserimento per diversi detenuti attraverso il loro impiego in attività di impegno sociale".