Ad annunciarlo, secondo un dispaccio rilanciato dall'agenzia statale Kcna, è stato lo Stato maggiore dell'Esercito popolare di Corea. L'obiettivo è quello di costruire "forti strutture di difesa" in risposta alle manovre militari della Corea del Sud vicino al confine e le "visite di risorse nucleari strategiche" degli Stati Uniti nella regione
L'esercito della Corea del Nord ha annunciato che bloccherà, a partire da oggi, le strade e le ferrovie collegate alla Corea del Sud. L'obiettivo è quello di costruire "forti strutture di difesa" in risposta alle manovre militari congiunte di Seul e Washington. Ad annunciarlo, secondo un dispaccio rilanciato dall'agenzia statale Kcna, è stato lo Stato maggiore dell'Esercito popolare di Corea, il quale ha riferito che "il 9 ottobre sarà lanciato un progetto per scollegare del tutto le strade e le ferrovie" verso la "Corea del Sud” e per "rafforzare le aree rilevanti della nostra parte con forti strutture di difesa".
L'annuncio della Corea del Nord
Come si legge ancora nella nota ufficiale, "per il nostro esercito chiudere e bloccare in modo permanente il confine a sud con la Corea del Sud, il primo Stato ostile e nemico principale, nella situazione attuale è una misura di autodifesa per inibire la guerra e difendere la sicurezza della Corea del Nord". L'adozione di questa "misura risoluta e forte" nasce in risposta alla "situazione militare acuta" nella penisola coreana, tra le manovre militari del Sud vicino al confine e le "visite di risorse nucleari strategiche" Usa nella regione. L'esercito di Pyongyang ha poi riferito di aver inviato questa mattina "un messaggio telefonico" alle truppe americane al Sud per "prevenire errori di valutazione e conflitto accidentale sul progetto di fortificazione". Gli Stati Uniti hanno dislocato circa 28mila soldati al Sud per scoraggiare possibili aggressioni del Nord, un'eredità della Guerra di Corea del 1950-1953 conclusa con un armistizio, non con un trattato di pace.
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