L'inchiesta della Procura di Parigi è partita dal Centro nazionale per la lotta contro l'odio online per "molestie informatiche a causa del genere, insulto pubblico a causa del genere, provocazione pubblica alla discriminazione e insulto pubblico a causa dell'origine". Le indagini sono state affidate all'Ufficio centrale per la lotta contro i crimini contro l'umanità e i crimini ispirati dall'odio
La Procura di Parigi ha aperto un'indagine dopo la denuncia per molestie informatiche aggravate presentata dalla pugile algerina Imane Khelif, medaglia d'oro ai Giochi olimpici. È stata la stessa Khelif (CHI È LA PUGILE ALGERINA) a dare impulso all'inchiesta presentando, nei giorni scorsi, una denuncia per cyberbullismo. Nel testo della denuncia presentata da Khelif sarebbero citati anche la scrittrice J.K. Rowling ed Elon Musk.
Molestie, insulto a causa del genere, discriminazione
L'inchiesta è stata avviata dal Centro nazionale per la lotta contro l'odio online per "molestie informatiche a causa del genere, insulto pubblico a causa del genere, provocazione pubblica alla discriminazione e insulto pubblico a causa dell'origine", ha precisato l'organismo giudiziario. Le indagini sono state affidate all'Ufficio centrale per la lotta contro i crimini contro l'umanità e i crimini ispirati dall'odio.
Imane Khelif
Imane Khelif
Campionessa olimpica
La pugile algerina Imane Khelif ha vinto l’Oro dopo aver battuto in finale ai Giochi olimpici la cinese Yang Liu nella categoria femminile dei 66 chilogrammi (pesi welter). Un cammino, quello verso l’oro, segnato da una serie di polemiche culminate in un’onda di odio sui social che ha messo in discussione la sua idoneità a competere nella categoria femminile di pugilato, a causa di alti livelli di testosterone.