Il premier uscente, a caccia del suo terzo mandato consecutivo, ha sconfitto il candidato di centrosinistra, l'attuale presidente Zoran Milanovic. Ma il centrodestra non ha la maggioranza in Parlamento. Plenković dovrà cercare di formare una coalizione con altri partiti di destra
Il partito HDZ, principale forza del governo di centrodestra in Croazia, ha vinto le elezioni parlamentari. Unione democratica croata ha ottenuto il 34% dei voti e avrà 60 seggi in parlamento. Nonostante l'ottimo risultato, non bastano per avere la maggioranza in Parlamento. I conservatori di Andrej Plenković hanno battuto il candidato di centrosinistra, l’attuale presidente Zoran Milanović. Plenković per guidare il suo terzo esecutivo consecutivo dovrà formare una coalizione coinvolgendo magari il partito nazionalista di destra Movimento Patriottico (DP) e il partito ultraconservatore Ponte (Most). In Croazia si è votato dopo che il Parlamento era stato sciolto in anticipo lo scorso 15 marzo, su spinta dei socialdemocratici, a causa delle forti proteste anti-governative degli ultimi mesi: più volte i cittadini sono scesi in piazza contro la corruzione e per accusare Plenković di aver preso una deriva autoritaria.
I seggi
All'Unione democratica croata (Hdz), guidata da Plenkovic, andranno 60 dei 151 seggi che compongono il Sabor, il parlamento unicamerale di Zagabria. Il Partito socialdemocratico (Sdp) sostenuto dal presidente Milanovic, ha ottenuto invece 42 seggi, seguito al terzo posto dal Movimento patriottico (Dp, destra nazionalista) con 14 seggi. Ottengono deputati anche la formazione Most (destra sovranista), i Verdi di Mozemo e i liberali di centro.
La campagna elettorale
In campagna elettorale Plenković ha sottolineato il successo dell'adesione della Croazia all'Eurozona e a Schengen, promettendo stabilità e continuità nel difficile contesto internazionale di oggi e annunciando miglioramenti economici e sociali, salari minimi garantiti a circa mille euro, un ulteriore calo dell'inflazione e della disoccupazione, nuovi investimenti nelle grandi infrastrutture. Dal lato opposto, Milanović - candidatosi a sorpresa per la premiership pur mantenendo la carica di capo dello stato, mossa ritenuta incostituzionale da parte dei giudici - ha spinto sugli scandali per corruzione che hanno costretto diversi ministri del partito conservatore alle dimissioni.
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