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Domenica delle Palme, Papa: "Ucraina martoriata. Pensiamo a Gaza"

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©Getty

A concelebrare con il Pontefice 30 cardinali, 25 vescovi e 350 sacerdoti. La celebrazione si apre con la benedizione delle palme e la processione: centinaia di persone hanno portato palme e ramoscelli d'ulivo. Il Pontefice ha anche parlato del "vile attentato" di Mosca e del problema della crisi umanitaria in Ucraina

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Il Papa in Piazza San Pietro, presiede la solenne celebrazione liturgica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore. Papa Francesco ha preferito non tenere l'omelia nella celebrazione della Domenica delle Palme. Dopo la lettura del Vangelo, si sono osservati dei minuti di silenzio per la riflessione personale e poi direttamente il Credo. L’appuntamento è presso l’obelisco per la benedizione dei ramoscelli di ulivo e la successiva processione fino al sagrato della basilica Vaticana, dove il Pontefice presiederà l’Eucaristia introducendo la Chiesa ai riti della Settimana Santa. A concelebrare con il Pontefice 30 cardinali, 25 vescovi e 350 sacerdoti. Dalla Sardegna sono arrivati centomila ramoscelli di ulivo che saranno distribuiti ai fedeli in piazza.

Appello per Gaza e Ucraina

"Pensiamo a Gaza, che soffre tanto,  e a tanti altri luoghi di guerra" ha detto papa Francesco, "assicuro la mia preghiera per le vittime del vile attentato terroristico compiuto l'altra sera a Mosca. Il Signore li accolga nella sua pace e conforti le loro famiglie. E converta i cuori di quanti proteggono, organizzano e attuano queste azioni disumane che offendono Dio, il quale ha comandato 'non ucciderai'". Il Papa all'Angelus, pronunciando personalmente l'appello, ha anche fatto un appello per quanto sta accadendo in Ucraina: "Preghiamo per tutti i fratelli e sorelle che soffrono a causa della guerra. In modo speciale penso alla martoriata Ucraina dove tantissima gente si trova senza elettricità a causa degli intensi attacchi contro le infrastrutture che oltre a causare morte e sofferenza comporta il rischio di una catastrofe umanitaria di ancora più ampie dimensioni. Per favore non dimentichiamo la martoriata Ucraina", ha detto il Pontefice.

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