Iran, esplosioni alla tomba di Soleimani. Quasi 100 morti. Teheran accusa Israele e Usa
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Il 3 gennaio 2020 il leader pasdaran venne ucciso da un'operazione Usa. Oggi migliaia di persone si stavano dirigendo verso la sua tomba per celebrare l'anniversario della morte. Il bilancio di vittime e feriti è molto grave. Il presidente Raisi: "Gli autori di questo atroce atto saranno puniti". L'alto consigliere del presidente iraniano Jamshidi accusa: "Usa e Israele responsabili delle esplosioni a Kerman"
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ESPLOSIONI IN IRAN, QUASI 100 MORTI
- È salito ad almeno 95 morti - oltre a centinaia di feriti - il bilancio delle due esplosioni di oggi, 3 gennaio, vicino alla tomba del generale e leader pasdaran Qassem Soleimani a Kerman, nell’Iran centrale. Lo riportano i media di Teheran. Tra le vittime anche alcuni poliziotti. Domani nel Paese sarà lutto nazionale
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L’ANNIVERSARIO DELL’UCCISIONE DI SOLEIMANI
- La data non è casuale: il 3 gennaio del 2020 Qassem Soleimani, capo delle forze Qods delle Guardie della Rivoluzione iraniana, veniva ucciso dagli Stati Uniti
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MIGLIAIA DI PERSONE PER OMAGGIARLO
- Migliaia di persone stavando raggiungendo il luogo per omaggiarlo nel quarto anniversario dalla sua morte. La prima esplosione sarebbe avvenuta a 700 metri e la seconda, la più letale, a un chilometro di distanza dalla tomba. Alcune fonti parlano di due pacchi esplosivi piazzati sulla strada per il cimitero di Kerman: sarebbero stati fatti esplodere a distanza, provocando due esplosioni a cinque-dieci minuti l'una dall'altra
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“ATTACCO TERRORISTICO”
- La tv di Stato iraniana ha subito condannato quanto successo parlando di "un attacco terroristico". E dal presidente Raisi arriva un ammonimento: "Indubbiamente, gli autori di questo atto vigliacco saranno presto identificati e puniti per il loro atto atroce dalle capaci forze dell'ordine e di sicurezza". Dietro le esplosioni, ha detto, ci sono "mercenari del terrorismo e dell'oscurità"
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ACCUSE A ISRAELE E USA
- L'alto consigliere del presidente iraniano, Mohammad Jamshidi, ha accusato direttamente Israele e Stati Uniti: "La responsabilità di questo crimine è dei regimi statunitense e sionista e il terrorismo è solo uno strumento". Per il deputato iraniano Hossein Jalali "Israele è sicuramente uno dei responsabili". Il ministro dell'Interno Ahmad Vahidi ha già detto che "la risposta dell'Iran sarà forte e distruttiva e nel più breve tempo possibile"
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USA: "NOI E ISRAELE NON COINVOLTI"
- Il portavoce del dipartimento di Stato Usa Matthew Miller ha escluso alcun coinvolgimento americano nell'episodio e ha commentato: "Non ci sono informazioni indipendenti su quanto accaduto in Iran, è troppo presto per fare valutazioni ma non abbiamo alcun motivo di pensare che Israele sia coinvolto"
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X - Erdogan
ERDOGAN: "PROFONDAMENTE RATTRISTATI"
- "Siamo profondamente rattristati per l'atroce attacco terroristico che è stato messo in atto nella provincia di Kerman in Iran", ha scritto su X il presidente turco Erdogan. Anche Putin ha mandato un messaggio di cordoglio alle autorità iraniane, condannando gli attentati come "scioccanti nella loro crudeltà e cinismo". Per la Jihad islamica palestinese "questa mossa codarda non farà altro che rafforzare l'unità della ummah (comunità) islamica e la loro fede nella resistenza"
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LE MANIFESTAZIONI PER SOLEIMANI
- Intanto, nel resto dell'Iran vanno avanti le commemorazioni per Soleimani