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Guerra Israele-Hamas, media: "I 13 ostaggi liberati sono in mano di Tel Aviv"

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Si è completato il primo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Mentre la tregua sembra reggere, i 39 palestinesi previsti dall'intesa - 24 donne e 15 minori - sono stati rilasciati dalle carceri di Ofer, Damon e Megiddo e sono arrivati al checkpoint di Beitunia, in Cisgiordania. In precedenza, 13 israeliani sequestrati da Hamas sono stati presi in consegna dalla Croce Rossa, portati al valico di Rafah e consegnati alle autorità israeliane. Biden: "La liberazione degli ostaggi è solo l'inizio"

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Peluche ma anche psicologi, Israele accoglie bimbi-ostaggio

Peluche, puzzle, ma anche medici e psicologi: Israele si prepara ad accogliere il primo gruppo di 13 ostaggi, tra i quali molti bambini, che saraà liberato alle 16 ora locale (le 15 in Italia) dalla Striscia di Gaza. Oltre ai giocattoli per i piu' piccoli, l'esercito ha allertato psicologi ed esperti di salute mentale che dovranno accogliere quanti sono rimasti in cattività per oltre un mese e mezzo e, al momento opportuno, spiegare quanto successo il 7 ottobre. L'operazione si chiama 'Porta del Paradiso' ed è stata preparata con cura: l'esercito ha appena diffuso le immagini dell'allestimento in corso nella base aerea di Hatzerim, dove gli ostaggi saranno portati una volta presi in consegna in Egitto. Quanto saranno rilasciati da Gaza attraverso il valico di Rafah, gli ostaggi saranno portati dai militari israeliani nella base aerea situata nel Sud di Israele, per una prima accoglienza, dove saranno sottoposti a un breve visita medica di tipo fisico e mentale. Subito dopo, gli ostaggi saranno trasferiti in Israele a bordo di gli elicotteri che voleranno in modalita' il piu' possibile silenziosa. L'esercito si è dotato di un certo numero di telefoni aggiuntivi perchè quanti liberati possano chiamare immediatamente i loro parenti. Nella base aerea gli ostaggi rimarranno non più di due ore, per poi essere trasferiti in ospedale, per controlli medici più approfonditi e dove potranno incontrare i familiari. Ma non è detto che torneranno subito a casa: l'ospedale pediatrico Schneider ha raccomandato che gli ostaggi rimangano almeno 48 ore in osservazione prima di poter tornare dai propri cari.


Berlino: "Israele non sta compiendo un genocidio a Gaza"

Il conflitto a Gaza può essere descritto "in tanti modi. Ma semplicemente non viene compiuto un genocidio di Israele sulla popolazione palestinese. Sostenere una cosa così non ha secondo noi alcuna base". Lo ha detto il portavoce del ministero tedesco degli Esteri, rispondendo a una domanda in conferenza stampa a Berlino. La domanda è stata fatta in riferimento a un post su Instagram dello stesso dicastero, che spiegava già la posizione del ministero di Berlino sul tema.

Hezbollah rispetterà tregua se Israele non attacca sud del Libano

Il movimento libanese sciita di Hezbollah rispetterà la tregua di quattro giorni che è stata concordata tra Hamas e Israele. Lo ha dichiarato una fonte di Hezbollah a L'Orient-Le Jour, precisando che la tregua sarà rispettata ''se Israele non attaccherà il sud del Libano''.

Guerra Israele-Hamas, la tregua a Gaza sta reggendo? Cosa succede nella Striscia

È iniziato stamattina il cessate il fuoco di 4 giorni e nel pomeriggio è previsto il primo scambio di ostaggi e detenuti. Israele ha fatto esplodere, prima della tregua, un tunnel sotto all'ospedale Shifa di Gaza ma accusa: un razzo sparato da Gaza sarebbe stato intercettato dopo l'inizio del cessate il fuoco. Entrati i primi camion da Rafah, con centinaia di persone che premono al valico. L’esercito israeliano ha avvertito gli sfollati: “Non tornate nel Nord, la guerra non è finita". L'ANALISI

Preparativi presso la base aerea di Hatzerim prima dell'arrivo degli ostaggi detenuti da Hamas

Soldati israeliani controllano l'accesso alla base aerea di Hatzerim durante i preparativi per accogliere gli ostaggi israeliani tenuti da Hamas dopo il loro rilascio, a Hatzerim, nel sud di Israele. Israele e Hamas hanno concordato un accordo di cessate il fuoco di 4 giorni, mediato dal Qatar.

Ostaggi

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Convoglio di aiuti umanitari diretto verso nord di Gaza

Un convoglio di aiuti umanitari entrati dall'Egitto sta passando dal sud della Striscia di Gaza verso il settore nord attraverso l'arteria Sallah-a-Din. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan. Il convoglio è composto da camion di medicine e di prodotti alimentari, ed include anche ambulanze entrate dall'Egitto. Finora gli aiuti umanitari internazionali entrati dall'Egitto attraverso il valico di Rafah erano rimasti nella cosiddetta 'zona di sicurezza' nel sud della Striscia. Oggi, in virtù degli accordi di cessate il fuoco, sono stati autorizzati da Israele a passare anche a nord. 

Rafah

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Fonti Hamas: "Due persone uccise in zona centrale Striscia di Gaza, ci sono anche feriti"

Secondo fonti di Hamas nella zona, l'esercito israeliano si sarebbe scontrato con i palestinesi che stavano viaggiando verso il nord della Striscia di Gaza contro gli ordini militari. Le fonti affermano che due persone sono state uccise da colpi di arma da fuoco nella zona centrale della Striscia di Gaza e altre sono rimaste ferite. Testimoni oculari hanno riferito che l'esercito aveva utilizzato gas lacrimogeni. Un militare israeliano ha spiegato che queste notizie erano oggetto di indagine.

Un portavoce dell'esercito ha rilasciato venerdì una dichiarazione in arabo affermando che in nessuna circostanza le persone potranno viaggiare dal sud al nord. "Vi invitiamo a non avvicinarvi alle forze armate o alle aree a nord di Wadi Gaza", si legge nella dichiarazione. Tsahal ha invitato la popolazione a sfruttare il cessate il fuoco, che durerà almeno quattro giorni, per fare scorta di beni di prima necessità. "Il nord della Striscia di Gaza è una zona di combattimento ed è vietato restarci".

Secondo testimonianze oculari, centinaia di persone sono partite dopo il cessate il fuoco e hanno iniziato a controllare le loro case nel nord e cercare di trovare parenti.

Ostaggi Israele saranno portati a base di Hatzerim nel sud

Gli ostaggi, una volta usciti dal valico di Rafah, saranno consegnati ad Israele in "prossimità del confine", e poi saranno trasferiti in Israele nella base militare di Hatzerim, nel sud del Paese. Il trasbordo - secondo quanto si è appreso da fonte ufficiale e ripreso dai media - avverrà probabilmente con elicotteri militari. A bordo di ogni velivolo ci sarà una equipe medica per assistere gli ostaggi. Le tv hanno mostrato le cuffie speciali che saranno date ai più piccoli per attutire il rumore.

Detenuti palestinesi oggetto scambio prelevati da carcere

I 24 prigionieri palestinesi oggetto dello scambio con Hamas (24 usciti dalla prigione di Damoon e 15 da quella di Megiddo) hanno lasciato i centri di detenzione in cui sono rinchiusi e sono diretti verso la prigione di Ofer, in Cisgiordania, in un convoglio superscortato. Sono tutti donne e giovani uomini e saranno rimessi in libertà, due ore dopo il rilascio degli ostaggi, uscendo dalla prigione in Cisgiordania. Sul muro esterno del carcere èstato appeso uno striscione, con la bandiera israeliana e la scritta in ebraico in bianco e blu, "Uniti vinceremo".

Media: ostaggi arriveranno in Israele alle 18 ora locale

I 13 ostaggi che verranno rilasciati oggi dalla Striscia di Gaza dovrebbero arrivare in Israele alle 18 ora locale, le 17 in Italia. Lo scrive il quotidiano Haaretz citando le Forze di difesa israeliane (Idf). Il rilascio dei rapiti da parte di Hamas dovrebbe avvenire alle 16 ora locale, le 15 in Italia. Le persone liberate verranno prese in consegna dai militari israeliani ''in prossimità del confine'', spiegano le Idf. Successivamente verranno trasferiti nella base aerea di Hatzerim nel sud di Israele. Da qui saranno poi portati negli ospedali e riuniti con le loro famiglie.
Le donne anziane e i bambini saranno portati in ospedali differenti, precisano le fonti delle Idf citate da Haaretz. Tutti gli ostaggi resteranno sotto osservazione medica per due giorni.

Capo missione Onu in Libano: "Escalation sarebbe devastante"

"Un'escalation di violenza tra Israele e Hezbollah nel Libano meridionale potrebbe essere "devastante". L'avvertimento arriva in un post su X da Aroldo Lazaro, capo della missione delle Nazioni Unite nel Libano meridionale (Unifil). Nella speranza di "soluzioni a lungo termine", Lazaro ha esortato Israele e il gruppo militante Hezbollah a "fermare questo ciclo di violenza".
"Sono preoccupato per il continuo intensificarsi degli scambi di fuoco lungo la Linea Blu, che ha già provocato troppe vittime, danni significativi e messo a repentaglio i mezzi di sussistenza - ha ammesso Lazaro - come operatori di pace, esortiamo coloro che si scambiano il fuoco lungo la Linea Blu a fermare questo ciclo di violenza". La "Linea Blu" è la demarcazione tra Israele e Libano stabilita dalle Nazioni Unite nel 2000.

Wafa: feriti sette palestinesi, volevano tornare Nord Striscia

L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha reso noto che almeno sette palestinesi sono rimasti feriti, perché raggiunti dai colpi di arma da fuoco dei soldati israeliani, che volevano impedire loro di tornare verso il Nord della Striscia. Considerata la pausa dei combattimenti, molti palestinesi nel Sud hanno deciso di tornare verso il Nord, nonostante i ripetuti allerta delle forze israeliana che tutto il settore settentrionale dell'enclave rimane una zona di guerra e che non sarà permesso ad alcuno di spostarsi da Sud a Nord durante la tregua.

Due morti in tentato passaggio da sud a nord di Gaza

Due palestinesi sono rimasti uccisi oggi dal fuoco di militari israeliani quando hanno tentato di passare nelle prime ore del cessate il fuoco dal settore sud a quello nord della striscia di Gaza, malgrado gli avvertimenti dell'esercito israeliano. Lo ha riferito l'ospedale Shuhada di Deir el-Ballah, nel sud della Striscia, dove sono stati trasportati diversi palestinesi feriti in quell'incidente, avvenuto nella arteria Sallah-a-din. In seguito due dei feriti sono deceduti.

Ostaggi liberi via Rafah, poi in elicottero verso Israele

A partire dalle 16 ora locale, i primi 13 ostaggi rilasciati da Gaza dovrebbero essere consegnati al Comitato internazionale della Croce Rossa ed essere portati fuori dall'enclave, in Egitto, attraverso il valico di Rafah. Sul lato egiziano del valico incontreranno i primi militari israeliani che li sottoporranno ai controlli di identità, le prime visite mediche e poi saranno trasferiti in Israele in elicottero. In Israele saranno sottoposti a ulteriori controlli medico ospedalieri, dopodiché le persone liberate potranno ricongiungersi alle loro famiglie.

Sirene di allarme a Eilat nel sud di Israele

Le sirene di allarme stanno suonando ad Eilat nell'estremo sud di Israele sul Mar Rosso. I media hanno riferito come causa dell'infiltrazione il volo di un drone ostile. Da tempo gli Houthi yemeniti, alleati dell'Iran, inviano missili o droni contro Eilat.

"Quindici feriti nel tentato passaggio da sud a nord di Gaza"

Informazioni da Gaza riferiscono di 15 palestinesi feriti dall'esercito israeliano mentre tentavano di passare dal sud al nord della Striscia. Lo riporta Haaretz aggiungendo che sono stati portati in ospedale a Deir al-Ballah, nel sud della Striscia. L'esercito fin dal raggiungimento dell'accordo sulla tregua ha ribadito che essa non consente il ritorno degli sfollati palestinesi dal sud al nord della Striscia e stamattina ha lanciato sull'enclave palestinese volantini in arabo per confermare questo punto.

Procedure per rilascio detenuti palestinesi

Secondo una fonte palestinese citata da Haaretz, Israele rilascerà in Cisgiordania 39 prigionieri palestinesi, tra cui 24 donne e 15 adolescenti maschi. I detenuti, tutti provenienti dalla Cisgiordania o da Gerusalemme Est, saranno consegnati al Comitato internazionale della Croce Rossa nel carcere militare israeliano di Ofer intorno alle 16, ha detto Qadura Fares, commissario palestinese per i prigionieri, in coincidenza con la prevista consegna al confine tra Gaza e l'Egitto di 13 donne e bambini ostaggio di Hamas. "Dopo che la Croce Rossa avrà ricevuto i prigionieri (palestinesi), quelli di Gerusalemme andranno a Gerusalemme e quelli della Cisgiordania si riuniranno nel consiglio municipale di Betunia dove le loro famiglie li aspetteranno", ha detto Fares a Reuters. 

Ucciso in Cisgiordania un 22enne palestinese

Un palestinese di 22 anni è morto oggi durante degli scontri con l'esercito israeliano nel campo di Aqbat Jab, a sud di Gerico, in Cisgiordania. Ad annunciarlo è il ministero della Salute palestinese secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa palestinese 'Wafa'. 

Le forze di occupazione israeliane, riferisce, hanno preso d'assalto il campo e circondato la casa dove si trovava il giovane, e lo hanno ferito prima di arrestarlo. Successivamente è stato annunciato morto a causa delle ferite riportate.

Servizio carceri ha avuto lista 39 palestinesi da liberare

Il Servizio Penitenziario israeliano ha ricevuto la lista dei 39 detenuti palestinesi che saranno rilasciati oggi nell'ambito dello scambio con 13 ostaggi israeliani portati da Hamas a Gaza. Lo hanno riferito i media. Il Servizio ha iniziato a esaminare i 39 detenuti minorenni e donne e che saranno trasferiti nella prigione di Ofer in Cisgiordania poco prima di mezzogiorno, prima del loro rilascio in Cisgiordania o a Gerusalemme est. 

Haaretz, video da Gaza su tentato passaggio da sud a nord

Video da Gaza hanno mostrato residenti della Striscia che stanno tentando di ritornare dal sud al nord dell'enclave palestinese nonostante l'esercito israeliano abbia chiesto loro, con annunci e volantini, di starne alla larga. Lo ha riferito Haaretz. Fonti locali hanno parlato di barriere poste dall'esercito per scoraggiare ogni tentativo.