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Guerra Israele-Hamas, media: "I 13 ostaggi liberati sono in mano di Tel Aviv"

©Ansa

Si è completato il primo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Mentre la tregua sembra reggere, i 39 palestinesi previsti dall'intesa - 24 donne e 15 minori - sono stati rilasciati dalle carceri di Ofer, Damon e Megiddo e sono arrivati al checkpoint di Beitunia, in Cisgiordania. In precedenza, 13 israeliani sequestrati da Hamas sono stati presi in consegna dalla Croce Rossa, portati al valico di Rafah e consegnati alle autorità israeliane. Biden: "La liberazione degli ostaggi è solo l'inizio"

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Israele, 8 camion con gas e carburante entrati a Gaza

Quattro cisterne di carburante e quattro camion con gas da cucina sono entrati questa mattina nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah. Lo ha reso noto il Cogat, l'ente del ministero della Difesa israeliano per il coordinamento delle attività nei Territori palestinesi, citato da Times of Israel. Lo prevede l'accordo tra Hamas e Israele che porterà al rilascio di cinquanta ostaggi e al rispetto di una tregua do quattro giorni.

La consegna rientra ''nel quadro della tregua e del calendario per il rilascio degli ostaggi concordato con gli Stati Uniti, con la mediazione del Qatar e dell'Egitto'', afferma il Cogat. ''Il carburante e il gas da cucina sono destinati al funzionamento delle infrastrutture umanitarie essenziali nella Striscia di Gaza'', ha aggiunto.

Israele conferma, carburante e gas domestico entrati da Rafah

Quattro camion di carburante e quattro di gas per uso domestico sono entrati questa mattina dal valico di Rafah tra Egitto e Gaza per la popolazione della Striscia. Lo ha confermato il Cogat, l'ente di governo israeliano per i Territori secondo cui "la consegna è stata approvata dalla classe politica" e fa parte dell'accordo per la tregua e il rilascio degli ostaggi. "Il carburante e il gas domestico sono destinati - ha spiegato il Cogat - ai bisogni essenziali delle infrastrutture umanitarie nella Strscia". 

Israele avvia procedure rilascio detenuti palestinesi

L'amministrazione penitenziaria israeliana ha avviato il processo di liberazione dei prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati come parte del cessate il fuoco negoziato con Hamas. Secondo un comunicato diffuso dall'IPS, i prigionieri verranno trasferiti dal carcere di Ofer al checkpoint di Beituniya in Cisgiordania, e da lì potranno tornare alle loro case. 

Servizio carcerario israeliano avvia processo rilascio prigionieri palestinesi

Il servizio carcerario israeliano (Ips) ha avviato il processo di liberazione dei prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati oggi dopo il cessate il fuoco negoziato con Hamas. 

Secondo un comunicato diffuso dall'Ips, i prigionieri verranno trasferiti dal carcere di Ofer al checkpoint di Beituniya, in Cisgiordania.

Cooperante palestinese, 'con tregua strade piene di gente, vanno verso nord di Gaza'

Un risveglio ''senza bombardamenti, senza operazioni israeliane nella Striscia di Gaza'' quello del primo giorno di tregua nell'enclave palestinese. Un giorno dove ''sono tutti felici, la gente esce per strada'' e dove i profughi palestinesi che si sono trasferiti al sud attraverso i corridoi creati dall'esercito israeliano hanno iniziato ''un cammino nella direzione opposta, verso nord, per andare a vedere cosa è rimasto delle loro case''. Lo racconta ad Adnkronos il cooperante palestinese Sami Abu Omar da Khan Younis, città che non è stata risparmiata dai raid israeliani nella Striscia di Gaza. ''Le strade sonio strapiene di gente, soprattutto al sud'' dell'enclave palestinese, ''perché quelli del nord non si possono muovere, lì è pieno di posti di blocco dell'esercito israeliano che impediscono i movimenti''.

Sulla sfondo il figlio di 12 anni che canta, nelle parole di Abu Omar il sollievo ''dopo 49 giorni di guerra, questo è il primo in cui non sentiamo più il rumore dei cacciabombardieri, non sentiamo più i droni nel cielo, tutto è tranquillo. Speriamo di riuscire a dormire tranquilli per tre notti, ci sono stati raid aerei fino a un minuto prima dell'entrata in vigore della tregua''. Ma c'è anche ''la speranza che in questi quattro giorni possano entrare più aiuti umanitari. Non abbiamo più niente, nei negozi non c'è più nulla, zero''.

Cameron annuncia altri 30 milioni di sterline per Gaza

Il Regno Unito fornirà ulteriori 30 milioni di sterline in aiuti umanitari a Gaza: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Cameron in visita oggi nei territori palestinesi, citato dal Guardian. Oggi Cameron incontrerà i leader palestinesi e le agenzie umanitarie. "Ci auguriamo che oggi avvenga il rilascio degli ostaggi e invito tutte le parti a continuare a lavorare per il rilascio di ogni ostaggio. La pausa consentirà anche l'accesso agli aiuti salvavita per la popolazione di Gaza", ha dichiarato, "il nuovo impegno raddoppierà l'importo degli aiuti aggiuntivi che la Gran Bretagna ha impegnato per Gaza". 

Valico Rafah

©Getty

I primi camion di aiuti entrano a Gaza dall'Egitto attraverso il valico di Rafah

Sunak, 'non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi non saranno restituiti sani e salvi”

“Non ci fermeremo finché tutti gli ostaggi non saranno restituiti sani e salvi”. Così, su X, il premier britannico Rishi Sunak, dopo aver ringraziato “il Qatar, l'Egitto e altri per l'intensa attività diplomatica” che ha portato alla tregua di oggi. 

Sunak ha definito la pausa umanitaria “fondamentale per porre fine alla terribile e dura prova degli ostaggi tenuti da Hamas e portare aiuti salvavita a Gaza”.

Iran, 'Israele ha perso la guerra, perderà anche in politica'

"Coloro che hanno perso sul campo di battaglia perderanno anche nel campo politico". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in riferimento a Israele durante un colloquio con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Doha. "L'operazione tempesta al-Aqsa ha sconvolto il mondo, nonostante le perdite del popolo palestinese siano molto alte nella Striscia di Gaza, la dimensione della vittoria e delle conquiste della nazione palestinese sono maggiori", ha aggiunto Amirabdollahian affermando che l'attacco di Hamas contro Israele ha cambiato gli equilibri strategici a favore della Palestina. Secondo quanto riporta Irna, il leader di Hamas ha definito gli Usa come "il principale asse nella guerra a Gaza" e ha ringraziato l'Iran per gli sforzi diplomatici che hanno portato alla realizzazione del cessate il fuoco. "Questa è una vittoria politica che è stata raggiunta in base alla vittoria della resistenza sul campo mentre il nemico non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi, a parte uccidere donne e bambini e distruggere le loro case", ha detto Haniyeh. 

A Rafah centinaia di persone premono per passare il valico

Fonti del valico di Rafah e della Mezzaluna Rossa hanno riferito che per la prima volta dall'inizio della guerra, centinaia di persone si stanno riversando al valico di Rafah, sia dal lato egiziano che da quello palestinese, e senza un elenco preventivo. Tra queste ci sono stranieri ed egiziani rimasti  bloccati nella Striscia e che vogliono passare in Egitto, e palestinesi bloccati nel Sinai e in altre città egiziane che lasciano l'Egitto per tornare a Gaza. Intanto continuano ad attraversare il valico i camion con gli aiuti, in coordinamento con l'Unrwa e la Mezzaluna Rossa egiziana e palestinese. 

al Jazeera, 'Autorità Palestinese ha ricevuto lista palestinesi in attesa di rilascio'

Al Jazeera ha appreso che l'Autorità Palestinese ha ricevuto un elenco con i nomi di 39 palestinesi che dovrebbero essere rilasciati oggi, precisando che "l'elenco potrebbe non essere quello definitivo".

“Sappiamo per certo che nessuna famiglia palestinese è stata ancora informata se i loro cari saranno o meno tra le persone presenti nella lista”, ha aggiunto l'emittente del Qatar.

Media, primi camion di aiuti umanitari entrano a Gaza

I primi camion, parte del convoglio di aiuti umanitari destinati a Gaza dopo l'inizio della tregua, sono entrati attraverso il valico di Rafah, che collega l'Egitto con l'enclave palestinese, ha riferito la televisione egiziana Al Qahera News. 

Egitto, camion con aiuti iniziano a entrare a Gaza

Duecento camion carichi di cibo, medicine e acqua per la Striscia di Gaza e cisterne di carburante dovrebbero entrare oggi dal valico di Rafah - fa sapere l'ufficio stampa del governo egiziano - ma finora solo 12 hanno varcato il confine, secondo quanto riferito da fonti della Mezzaluna rossa egiziana nel Nord Sinai. Hanno oltrepassato il confine anche 3 autocisterne con a bordo circa 90 mila litri di carburante. Si prevede che oggi ne entreranno tra i 120 mila e i 150 mila litri. Sono stati intanto accolti 12 feriti e i loro accompagnatori. 

Egitto fornirà a Gaza 130.000 litri di gasolio per ogni giorno di tregua

Circa 130.000 litri di gasolio e quattro camion di gas entreranno a Gaza dall'Egitto ogni giorno a partire da oggi. Lo ha reso noto Diaa Rashwan, presidente del Servizio di informazione statale egiziano, aggiungendo che anche "duecento camion, carichi di cibo, medicine e acqua, entreranno ogni giorno per la prima volta dall'inizio della guerra israeliana nella Striscia".

Rashwan ha affermato che l'Egitto continuerà a ricevere gruppi di feriti da Gaza per curarli e faciliterà l'evacuazione degli stranieri e dei cittadini con doppia nazionalità che sono rimasti bloccati nel territorio. Ha anche detto che, per la prima volta dall'inizio del conflitto, l'Egitto permetterà l'ingresso ai palestinesi che desiderano entrare a Gaza attraverso il valico di frontiera di Rafah.

Esercito a sfollati, 'non tornate nel nord della Striscia'

L'esercito israeliano ha avvertito le masse di palestinesi sfollati nel sud della striscia di Gaza di astenersi dal cercare di tornare nella zona nord, malgrado l'inizio di alcuni giorni di cessate il fuoco. ''La guerra non e' ancora terminata - ha affermato in arabo il portavoce militare Avichay Adraee - la pausa umanitaria e' temporanea. La zona nord resta un'area di guerra. E' molto pericolosa, non andate verso nord. Resta permesso invece il transito da nord verso sud, sulla arteria Sallah a-Din. Gli spostamenti verso nord sono vietati e pericolosi''. 

Haaretz, 'liberazione ostaggi inizierà oggi alle 16'

La liberazione degli ostaggi dovrebbe iniziare alle 16 (ora locale). Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz. Non è chiaro chi sarà il primo gruppo a essere rilasciato, ma ci sono state molte segnalazioni sulla possibilità che venga rilasciato Avigail Idan, un bambino americano che oggi compie 4 anni .

Alla domanda sulla possibilità che il bambino sia tra le persone che saranno rilasciate, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto: "Tengo le dita incrociate". Secondo il Jerusalem Post , Avigail è stato rapito dal kibbutz Kfar Aza il 7 ottobre durante l'attacco di Hamas nel sud di Israele. I suoi genitori, Roee e Smadar Idan, sono stati uccisi, mentre i suoi due fratelli maggiori sono sopravvissuti nascondendosi negli armadi. Tra le donne liberate non dovrebbero esserci soldati.

Tregua ufficialmente in vigore ma le sirene suonano nel sud di Israele

La tregua fra Israele e Hamas è iniziata ma è difficile dire se resisterà. L'esercito israeliano (Idf) ha detto che le sirene che avvisano di potenziali razzi in arrivo sono suonate in due comunità israeliane vicino a Gaza, ma non c'è alcuna conferma immediata che si fossero verificati attacchi o di eventuali danni o vittime.

Sembra che le ostilità siano continuate fino all'ultimo momento, con le forze israeliane che avrebbero attaccato durante la notte l'ospedale indonesiano nel nord di Gaza, oltre a colpire un edificio residenziale nel campo profughi di Nuseirat, nel centro di Gaza.

Giornalisti della Cnn e della Bbc a Sderot ha parlato di un attacco aereo israeliano e del suono di armi leggere, droni e mortai a meno di un'ora dell'inizio della tregua.

Cnn, 'tregua fra Israele e Hamas sembra avere effetto'

Sembra che la tregua tra Israele e Hamas abbia effetto, nonostante una raffica di fuoco di artiglieria israeliana e sirene che avvisavano di razzi provenienti da Gaza nei minuti successivi al suo inizio. I giornalisti della Cnn nella città di Sderot, nel sud di Israele, hanno detto che i suoni del fuoco di armi pesanti, in particolare quello di artiglieria e degli attacchi, aerei sono cessati intorno alle 7.18 ora locale.

Gaza, Israele: distrutto tunnel Hamas sotto ospedale Shifa

L'esercito israeliano ha fatto esplodere stamattina, prima dell'inizio della tregua, un lungo tunnel scavato sotto all'ospedale Shifa di Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Secondo un portavoce dell'esercito, Hamas aveva allestito sotto al nosocomio "un centro nevralgico per lo svolgimento di attività terroristiche". Ieri li militari israeliani hanno arrestato il direttore dell'ospedale Shifa, Mohammad Abu Salmiya. 

Intercettato un razzo sparato da Gaza dopo inizio tregua

Un razzo sparato da Gaza dopo l'inizio del cessate il fuoco è stato intercettato da una batteria Iron Dome di difesa aerea nei pressi dei kibbutz israeliani di frontiera di Kissufim ed Ein Ha-Shlosha'. In precedenza erano risuonate in quella zona le sirene di allarme. Lo ha riferito la radio militare. Non si segnalano danni nè vittime.