Intelligenza artificiale, Sunak: in Uk il primo Istituto per la sicurezza

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Tiziana Prezzo

Tiziana Prezzo

Il premier britannico è intervenuto sul tema per sottolineare opportunità e pericoli. La settimana prossima il summit mondiale lì dove Alan Turing decriptò la macchina usata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale "Enigma". La corrispondente

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Quando manca ormai solo una settimana al primo summit mondiale dedicato alla necessità di regolamentare l’Intelligenza artificiale, il premier Rishi Sunak torna sulle opportunità ma anche sugli enormi rischi che pone e annuncia la nascita del primo istituto per la sicurezza dell'intelligenza artificiale al mondo.

La minaccia criminale e terroristica

"Se si sbaglia - ha detto il premier durante un discorso pubblico a Londra - l'intelligenza artificiale (IA) potrebbe facilitare la costruzione di armi chimiche o biologiche. I gruppi terroristici potrebbero usare l'IA per diffondere paura e distruzione su scala ancora maggiore. I criminali potrebbero sfruttarla per attacchi informatici, disinformazione, frodi o persino abusi sessuali su minori. E nei casi più improbabili ed estremi, c'è persino il rischio che l'umanità possa perdere completamente il controllo, attraverso il tipo di IA talvolta definito superintelligenza".

La Cina parteciperà al summit

Obiettivo del premier è quello di rimarcare la leadership del Regno Unito nel settore a livello globale, ma resta da capire quanta sostanza ci sia dietro alle intenzioni. Il vertice, ospitato nell’iconica località di Bletchley park, culla della computer science e  lì dove il matematico Alan Turing decifrò la macchina nazista Enigma durante la seconda guerra mondiale, vedrà anche  la partecipazione dei cinesi. Esattamente come per il clima, ha spiegato il premier, “non si può prescindere da Pechino. Non si può avere una seria strategia senza il coinvolgimento della Cina, anche se non è la cosa più facile da fare”.   Il Regno Unito intende fare ingenti investimenti in tecnologia, consapevole anche degli enormi benefici che potrebbe portare, soprattutto in medicina e nelle discipline scientifiche. Per Sunak, infatti, l’intelligenza artificiale offrirà la “possibilità di risolvere problemi che una volta pensavamo irrisolvibili”. Ma molto resta da fare perché tutto avvenga in ambienti sicuri.

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