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Guerra Israele-Hamas. Portavoce militare Israele: "Attacco di terra? Noi pronti"

©Getty

"Ci prepariamo a questa eventualità, dobbiamo essere preparati e c'è stata una chiamata specifica di riservisti per questo. Quello che ci dobbiamo assicurare è che Hamas non minacci mai più Israele nel modo in cui ha fatto sabato". Così il portavoce militare, Peter Lerner. Il primo ministro israeliano e il leader di Unità Nazionale, Gantz, hanno finalizzato un accordo per la formazione di "un governo di emergenza nazionale". Erdogan ha aperto i negoziati con Hamas per liberare gli ostaggi israeliani

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Gaza al buio, spenta unica centrale elettrica rimasta

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Volo Londra-Tel Aviv deviato "per motivi sicurezza"

Un volo della British Airways da Londra a Tel Aviv è stato deviato per motivi di sicurezza. Lo ha fatto sapetre la stessa compagnia aerea britannica. "La sicurezza è sempre la nostra massima priorità e abbiamo preso la decisione di riportare il nostro volo da Tel Aviv a Heathrow", ha detto un portavoce a Sky News. Gli ultimi dati di tracciamento mostrano che il volo BA165 è attualmente diretto in direzione della Grecia. Il volo è partito da Londra questa mattina e sarebbe dovuto arrivare a Tel Aviv alle 15:05. 

Dubbi intelligence Usa su coinvolgimento diretto Iran

Gli Stati Uniti hanno raccolto informazioni specifiche che mettono in dubbio l'idea che l'Iran sia stato direttamente coinvolto nella pianificazione, nel finanziamento o nell'approvazione del sanguinoso attacco di sabato contro Israele da parte di Hamas. Lo si apprende da diverse fonti vicine all'intelligence Usa, citate dalla Cnn. Tuttavia, le fonti sottolineano che l'intelligence non è pronta a raggiungere una conclusione completa mentre continuano a cercare prove del coinvolgimento iraniano nell'attacco che ha colto di sorpresa sia Israele sia gli Stati Uniti. Inoltre, dopo l'attacco, i funzionari governativi hanno tutti sottolineato il significativo sostegno dell'Iran a Hamas, comprese armi e finanziamenti, che li avrebbe aiutati anche se non in modo diretto.

Detenuti palestinesi al buio, tolta elettricità in carceri di Israele

Sono al buio le celle dove sono detenuti i palestinesi in Israele. Lo ha deciso il capo dell'autorità penitenziaria israeliana, Katy Perry, che ha dato istruzioni alle carceri che detengono terroristi palestinesi di tagliare l'elettricità a tutti i prigionieri di sicurezza. E questo dopo averli messi in isolamento e confinati nelle loro celle in seguito all'attacco sferrato sabato da Hamas.  Citato dal sito di Ynet, Perry ha spiegato che ogni accesso ai media o ai mezzi di comunicazione deve essere bloccato per impedire che qualcuno dei palestinesi detenuti fornisca indicazioni o istruzioni per attività terroristiche.


Israele, Cnn: "No riforma giustizia da Governo emergenza"

Israele sta formando un governo di emergenza e un gabinetto per la gestione della guerra, hanno annunciato congiuntamente il primo ministro Benjamin Netanyahu e il leader del Partito di Unità Nazionale, il centrista Benny Gantz. Gantz, ex ministro della Difesa, si unirà a Netanyahu e all'attuale ministro della Difesa Yoav Gallant in un "gabinetto di gestione della guerra", si legge nella dichiarazione congiunta Netanyahu-Gantz. Il governo - scrive la Cnn - non approverà alcuna legge nè prenderà alcuna decisione che non riguardi la condotta della guerra, si legge nell'annuncio. Ciò implica che la controversa revisione giudiziaria non andrà avanti finchè il governo di emergenza sarà in carica. Non vi è alcuna indicazione che il leader dell'opposizione Yair Lapid e il suo partito Yesh Atid si uniscano al governo.

Sisi: "La comunità internazionale sostenga la tregua"

"Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha sottolineato l'importanza di fermare gli spargimenti di sangue, proteggere i civili e impedire che vengano presi di mira". Lo riporta su X la rete satellitare al Arabiya. "Sisi ha poi invitato l'Europa e la comunità internazionale a sostenere la tregua, i negoziati e la cessazione dell'escalation a Gaza", aggiunge al Arabiya. 

Un'unità di artiglieria israeliana bombarda un'area lungo il confine con Gaza, nel sud di Israele, l'11 ottobre 2023. Più di 900 persone sono state uccise, circa 150 sono state prese in ostaggio e altre 1.500 ferite, secondo le Forze di difesa israeliane (IDF) , dopo che il movimento islamista Hamas ha lanciato un attacco contro Israele il 7 ottobre

Israele

©Ansa

Hamas e Jihad islamica: "Nuovi lanci di razzi su Israele"

Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato nuovi attacchi missilistici su Israele. 

Media: "L'Egitto propone una tregua per gli aiuti a Gaza"

"L'Egitto ha discusso i piani con gli Stati Uniti e altri paesi per fornire aiuti umanitari attraverso il confine con la Striscia di Gaza con un cessate il fuoco limitato". Lo hanno riferito oggi due fonti di sicurezza egiziane secondo quanto riferisce la Reuters sul suo sito. "Gli aiuti passeranno attraverso il valico di frontiera di Rafah tra Gaza e la penisola egiziana del Sinai", hanno precisato le fonti, parlando a condizione di anonimato. 

Gaza

©Ansa

Borne: "10 francesi uccisi e 18 di cui non abbiamo notizie, anche bambini"

Dieci cittadini francesi sono morti nell'attacco compiuto nel sud di Israele dai terroristi palestinesi di Hamas e le autorità non hanno notizie di altre 18 persone, tra cui "diversi bambini, probabilmente rapiti" da Hamas. Lo ha detto al Senato la prima ministra francese Elisabeth Borne.

Il lettino insanguinato, la foto shock postata da Netanyahu

Una cameretta come tante, con una catasta di giochi in un angolo, un trattore in plastica e un lettino in legno. Ma il materasso è pieno di sangue, come il pavimento, e sul muro ci sono i segni di spari ed esplosioni. Giochi rotti per terra a indicare un'irruzione improvvisa e tutto quel sangue che lascia poco spazio all'immaginazione su quanto è successo dopo. E' la foto shock postata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, con il lapidario commento: "Hamas è peggio dell'Isis".      


Israele, l'ex 007: "Beffati perché non si usano più fonti umane"

"Il Mossad non è stato sopravvalutato, ma ha avuto la sconfitta più grande della sua storia. Ma non solo il Mossad, anche lo Shin Bet, quindi i servizi segreti israeliani sono stati beffati dalla più grande operazione che sia avvenuta mai in medioriente ovvero il controspionaggio di Hamas". Così Marco Mancini, ex capo del controspionaggio italiano, nella sua intervista a Mixer, secondo il quale "un servizio segreto che funziona deve essere imperniato sulla attività 'humint', sul reclutamento di fonti umane. Le fonti tecniche sono un supporto degli umani non una sostituzione. Hamas infiltra il Mossad e lo Shin Bet e propala notizie e questo si può sconfiggere solo con il reclutamento di fonti umane". In merito alle mancate informazioni preventive, Mancini ha spiegato: "c'è stata una decadenza a livello mondiale dell'uso del fattore humint, quella che è sempre stata la base di tutte le intelligence del mondo. Hamas ha mandato e propalato notizie attraverso finte fonti tranquillizzando i vertici di Tel Aviv. Sono stati reclutati ragazzi quando avevano 10-11 anni non a lanciare con le fionde i sassi. Se voi vedete i sequestratori hanno tra i 18-20-25 anni. Il loro capo ha 60 anni, loro no. Non hanno una età avanzata. Sono stati selezionati e addestrati. Andati in Egitto con il deltaplano. È già da 20 anni che si usa il deltaplano. Ci sono scuole di volo nel deserto dell'Egitto. E Israele non sapeva niente perché sennò non si sarebbe fatto sequestrare oltre 200 persone". 

Tajani: "Sosterremo sforzi Egitto per liberare gli ostaggi"

"Ho ribadito la durissima condanna del governo italiano" per gli attaccchi di Hamas e ho trovato "orecchie attente contro il terrorismo anche da parte dei vertici egiziani. L'Egitto ha un ruolo importante per la de-escalation e sosterremo tutte le iniziative per potrà svolgere per una soluzione positiva degli ostaggi", tra cui probabilmente due cittadini italo-israeliani . Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa con il collega egiziano Sameh Shoukry al Cairo.      


Ospedale di Ashkelon colpito dai razzi di Hamas

L'ospedale di Ashkelon, nel sud di Israele, non lontano dalla Striscia di Gaza è stato colpito dal lancio di razzi di Hamas. Un razzo lanciato oggi dalla Striscia di Gaza ha colpito un ospedale nella città israeliana meridionale di Ashkelon. Lo ha detto una portavoce della struttura sanitaria, precisando che non ci sono state vittime. "Il centro di sviluppo infantile dell'ospedale Barzilai di Ashkelon è stato colpito direttamente da un proiettile proveniente da Gaza", ha aggiunto la stessa fonte. 

Parigi: "Molti bimbi francesi probabilmente rapiti da Hamas"

"Diversi" bambini francesi sono stati "probabilmente rapiti" da Hamas. Lo ha dichiarato oggi la prima ministra francese, Elisabeth Borne.  

Accordo Netanyahu-Gantz per governo di emergenza

Israele ha un governo di emergenza nazionale. L'accordo è stato raggiunto tra il premier Benyamin Netanyahu e uno dei leader dell'opposizione, Benny Gantz.   Secondo quanto si è appreso, nel nuovo esecutivo entreranno come ministri non solo lo stesso Gantz ma anche l'ex capo di stato maggiore Gadi Eisenkot e  l'ex ministro della giustizia Gideon Saar. Nella ristretta 'cabina di comando' che guiderà Israele in guerra ci saranno Netanyahu, Gantz, il ministro della difesa attuale Yoav Gallant, Eisenkot e il ministro degli affari strategici Ron Dermer. Il nuovo esecutivo allargato si riunirà a breve a Tel Aviv. Al momento resta fuori dall'intesa l'altro leader dell'opposizione Yair Lapid. 


Lula: "Hamas liberi i bambini israeliani rapiti"

"I bambini non possono essere mai presi in ostaggio, non importa in quale parte del mondo. Hamas liberi i bambini israeliani rapiti. Israele cessi i bombardamenti affinché i bambini palestinesi e le loro madri possano lasciare la Striscia di Gaza attraverso il confine con l'Egitto. Ci vuole un minimo di umanità nella follia della guerra". E' l'appello lanciato dal presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva attraverso il suo account X. Al Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres e alla comunità internazionale Lula chiede di usare "con urgenza tutte le risorse per fermare la più grave violazione dei diritti umani". 

Salva di razzi da Gaza verso centro Israele, zona Tel Aviv

Nuova salva di razzi da Gaza verso il centro di Israele, la zona larga di Tel Aviv, che include l'aeroporto Ben Gurion. Le sirene di allarme suonano anche nelle comunità israeliane attorno alla Striscia. 

Meloni sente Emirati Arabi: "Lavorare per de-escalation"

Nell'ambito dei contatti in corso con i maggiori partner internazionali e con i principali attori nella regione a seguito dell'aggressione di Hamas nei confronti di Israele, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto ieri sera una conversazione telefonica con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed bin Sultan Al Nahyan. Lo comunica Palazzo Chigi. "Nel corso dello scambio di vedute è stata data massima rilevanza alla necessità di lavorare per una rapida de-escalation al fine di evitare un ulteriore allargamento del conflitto e sostenere gli sforzi in corso di mediazione per il rilascio degli ostaggi". La conversazione telefonica tra la premier e il presidente degli Emirati Arabi, prosegue la nota di Palazzo Chigi, "è stata anche l'occasione per un aggiornamento sulla preparazione della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023". 

Meloni

©IPA/Fotogramma

Cooperante italiana: "A Gaza ospedali al collasso, siamo impotenti"

"Non si contano gli sfollati. Gli ospedali sono al collasso e stando ai rapporti dell’ufficio Onu gli sfollati sono almeno 264mila e almeno 4.250 i feriti. Intanto sale il numero delle vittime, nel silenzio della Comunità Internazionale e tra qualche ora sarà ancora più difficile restare in contatto con chi è Gaza. Siamo impotenti”. Così una cooperante della ong Cospe, che si trova a Ramallah in Cisgiordania, riferisce, contattata dall’Adnkronos, sulla situazione nei Territori palestinesi.

“Le persone non possono uscire di casa, non hanno elettricità, acqua e medicine. Alcuni colleghi speravano nel passaggio in Egitto ma il valico di Rafah è stato bombardato ieri mattina e Israele minaccia di attaccare l’Egitto qualora consentissero il passaggio di beni di prima necessità - spiega- C’è estrema preoccupazione per la popolazione, per colleghi e amici, con alcuni siamo in contatto quotidiano, alcuni rispondono ‘still alive’, ma con altri abbiamo perso i contatti due giorni fa. Abbiamo anche avuto conferma che alcuni beneficiari dei nostri interventi sono rimasti uccisi durante gli attacchi”. 

Quanto alla reazione israeliana dopo gli attacchi di Hamas, la cooperante dice: “Le persone con cui siamo in contatto riferiscono dell’utilizzo di bombe al fosforo, abbandonano le loro case per dirigersi in scuole gestite dall’agenzia delle Nazioni Unite Unrwa, sovraffollate, che non sono neanche rifugi sicuri".