Le donne sono state rinvenute nei loro appartamenti a Los Angeles nell'ultima settimana. Al momento non sembra esserci alcun legame fra i due decessi, ma le autorità non lo escludono categoricamente
Paura a Los Angeles mentre la polizia si interroga sulla morte di due modelle afroamericane a Downtown nell'arco di due giorni. Le famiglie parlano di un serial killer a piede libero, anche se non ci sono ancora le prove.
I due casi
Il 10 settembre i familiari di Nichole 'Nikki' Coats hanno scoperto il cadavere due giorni dopo che i loro sms non avevano avuto risposta. La morte di 'Nikki' è ancora dichiarata "sospetta" mentre si aspetta il responso del medico legale.
Due giorni dopo, in un lussuoso condominio a meno di cinque chilometri di distanza, anche Malisa Mooney è stata trovata uccisa. Anche in questo caso erano stati i messaggi via cellulare, o meglio la loro assenza per una intera settimana aveva insospettito i familiari.
"C'è un predatore in circolazione", ha lanciato l'allarme la zia di 'Nikki', May Stevens, che ne aveva scoperto il cadavere, anche se finora solo la morte di Malisa è stata decretata come omicidio. Nell'ultimo messaggio 'Nikki' diceva che stava uscendo per un appuntamento galante.
"Voglio risposte, voglio sapere perchè mia figlia è morta. 'Nikki' non aveva nemici", ha detto la madre, Sharon Coats. La zia, che ha scoperto il corpo, ha detto che a malapena ha riconosciuto la nipote: "Aveva una gamba alzata in aria come se stesse calciando qualcosa. Non è così che ti metti a letto e muori. Sono convinta che sia stata uccisa". Anche Malesa, che aveva 31 anni, faceva la modella, ma sbarcava il lunario come agente immobiliare e solo un mese fa aveva traslocato nella casa dove è stata uccisa. Allertata dai familiari, il 12 settembre la polizia ha fatto irruzione nell'appartamento di Bunker Hill e l'ha trovata senza vita, non è chiaro da quando.
La criminalità di Los Angeles
La morte delle due giovani donne arrivano sulla scia di un rapporto del municipio di Los Angeles sugli alti tassi di criminalità di cui sono vittima le donne nere, anche se in generale le statistiche sui crimini in città sono in diminuzione. Citando dati della polizia, il rapporto aveva notato che le donne di colore rappresentano solo il 4,3% della popolazione della città, ma sono il 25-33% delle vittime di violenza: "Sono in una posizione di eccezionale precarietà come risultato di decenni di discriminazione, razzismo e sessismo".