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New York, l'allarme del sindaco Adams: "Crisi migranti distruggerà la città"

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 Secondo il primo cittadino, "ogni mese arrivano in città 10.000 migranti da tutto il mondo" e, da quando il governatore repubblicano del Texas Greg Abbot ha iniziato a inviarli nella Grande Mela, a New York sono arrivate 110.000 persone

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Il sindaco democratico di New York, Eric Adams, ha attaccato l'amministrazione Biden sulla questione dei migranti avvertendo che la crisi "distruggerà" la metropoli. Secondo il primo cittadino, "ogni mese arrivano in città 10.000 migranti da tutto il mondo" e, da quando il governatore repubblicano del Texas Greg Abbot, "ha iniziato a sfruttare la disperazione di migliaia di richiedenti asilo", e a inviarli con degli autobus nella Grande Mela, a New York sono arrivate 110.000 persone. Oltre a New York, Abbott e altri governatori repubblicani hanno inviato centinaia migranti in città governate dai democratici, tra cui Washington e Los Angeles.

"Nessun sostegno dal governo centrale"

"Dobbiamo nutrirli, vestirli, dare loro una casa, istruire i bambini, lavare le loro lenzuola, dare loro tutto ciò di cui hanno bisogno", ha detto Adams. "La compassione dei newyorkesi può essere illimitata, ma le nostre risorse non lo sono", ha detto il primo cittadino di New York. Pur descrivendo Abbott un "pazzo", ha sottolineato Adams che ha anche attaccato il governo federale per la mancanza di aiuti. "Non riceviamo alcun sostegno per questa crisi nazionale". D’altra parte, le organizzazioni che si occupano di rifugiati e senzatetto hanno bollato le proteste del sindaco come "allarmismo sconsiderato e improduttivo". "Questa è una retorica pericolosa che non ti aspetti dal sindaco di una città che ha sempre accolto e celebrato la sua comunità di immigrati", hanno detto in una conferenza stampa la Legal Aid Society e la Coalition for the Homeless. 

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