Soprannominata "AK-47", la sigla che identifica il fucile d'assalto Kalashnikov, per i suoi modi rudi e la sua schiettezza, la confidente della Sovrana destava molta gelosia tra il personale di Buckingham Palace
Re Carlo III ha voluto premiare con un'onorificenza tutte le persone che in qualche modo sono state vicine alla regina Elisabetta e l'hanno servita fino al giorno della sua morte. Ma per la sarta personale e più grande amica della sovrana, Angela Kelly, c’è stata una brutta sorpresa. Infatti Re Carlo non le ha concesso l’onorificenza più ambita, quella di Dame Commander of the Royal Victorian Order (DCVO), ma solo un titolo minore, quello di semplice Commander. Secondo alcuni rumors Carlo detestava Angela Kelly al punto che, alla morte della madre, avrebbe fatto cambiare le serrature di tutte le porte negli ambienti che condivideva solo con la sua guardarobiera personale. Decine di collaboratori, invece, hanno ricevuto un riconoscimento da ostentare sui biglietti da visita.
Un carattere spigoloso
Il personale di Buckingham Palace sembra avere apprezzato il gesto del Re. Angela Kelly era infatti odiata dai dipendenti del Palazzo, probabilmente gelosi della grande familiarità che lei aveva con Elisabetta. Secondo alcune indiscrezioni Kelly dava ordini come se fosse la sua portavoce, aveva accesso a tutte le stanze, era stata autorizzata dalla Sovrana a scrivere un libro su di lei, e indossava persino le sue scarpe quando erano nuove per ammorbidirle e dare loro un aspetto più familiare. Soprannominata "AK-47", la sigla che identifica il fucile d'assalto Kalashnikov, per i suoi modi rudi e la sua schiettezza, Kelly era figlia di un operaio del porto di Liverpool. Cresciuta in una casa popolare, grazie al suo indubbio talento, era riuscita a entrare nelle grazie della Regina e a imporre quei particolari tagli e colori che hanno reso inconfondibili i suoi abiti.