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Terremoto Turchia, oltre 12mila morti. Il gelo complica i soccorsi

©Getty

Le vittime ufficiali del sisma fra Turchia e Siria sono destinate a crescere: per l'Oms potrebbero essere state colpite 23 milioni di persone. Tra le migliaia di dispersi c'è anche l'italiano Angelo Zen. Il presidente turco Erdogan ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale e si è recato in visita sui luoghi della catastrofe. Il suolo dell'Anatolia si è spostato di almeno 3 metri. La scossa è stata avvertita fino in Groenlandia

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Ue, Siria ha chiesto meccanismo soccorso europeo

"Questa mattina abbiamo ricevuto la richiesta dal governo siriano per l'attivazione del Meccanismo europeo di protezione civile. Abbiamo condiviso la richiesta con gli Stati membri e abbiamo chiesto loro di contribuire con la fornitura di assistenza richiesta". Lo ha annunciato il commissario europeo per la Gestione delle urgenze, Janez Lenarcic. 
- di Redazione Sky TG24
In Turchia continuano le ricerche dei dispersi (foto Ansa)
- di Redazione Sky TG24

Ankara apre altri 2 valichi frontiera

Le autorità turche hanno dato il via libera stamani all'apertura di due valichi frontalieri con la Siria per consentire l'ingresso di aiuti umanitari nelle disastrate zone siriane colpite dal sisma. Lo ha detto poco fa il capo negoziatore siriano Badr Jamus, incaricato di gestire i rapporti tra Ankara e le opposizioni siriane che governano il nord-ovest della Siria col placet turco. "Dopo negoziati prolungati con il governo turco, gli aiuti possono entrare a Bab as Salama, Bab al Rai e Bab al Hawa", ha detto Jamus riferendosi ai tre valichi principali che collegano le regioni della Turchia sud-occidentale con quelle della Siria nord-occidentale. In precedenza erano state date notizie della riapertura del valico di Bab al Hawa, l'unico attraverso cui possono entrare gli aiuti internazionali, coordinati dall'Onu, in forza di un meccanismo rinnovato per altri sei mesi lo scorso gennaio con l'accordo anche della Russia, alleato del governo centrale siriano.  Nel contesto del conflitto siriano in corso da 12 anni, le autorità governative siriane non controllano il nord-ovest della Siria, dominato invece da una coalizione di milizie di fatto cooptate da Ankara. Damasco rivendica formale sovranità anche su queste regioni e chiede che gli aiuti passino solo per le autorità governative. Da anni, il passaggio di aiuti umanitari direttamente dalla Turchia verso il nord-ovest siriano tramite il valico di Bab al Hawa serve per aggirare l'ostacolo posto dal governo centrale siriano. Gli altri due valichi tra Turchia e Siria - quello di Rai e di Salama - riaperti oggi non rientrano nel meccanismo Onu approvato da Mosca. 
- di Redazione Sky TG24

Erdogan arriva nella regione colpita dal terremoto

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è arrivato a Kahramanmaras, città turca a pochi chilometri dall'epicentro del terremoto di magnitudo 7.8 che il 6 febbraio ha colpito l'intera regione del sud est della Turchia e il nord della Siria provocando almeno 9.500 vittime nei due Paesi. Lo rendono noto vari media turchi. 
- di Redazione Sky TG24

Riaperto valico frontiera Bab al Hawa

Ha riaperto nelle ultime ore il valico di frontiera di Bab al Hawa-Cilvegozu, tra Siria e Turchia, e dal lato siriano del confine si dicono pronti a ricevere i tanto attesi aiuti umanitari internazionali diretti alle zone siriane devastate dal sisma e fuori dal controllo del governo centrale di Damasco. Parlando con l'ANSA, il direttore del lato siriano del valico di Bab al Hawa, Mazen Allush, ha affermato che il punto di passaggio frontaliero è aperto e pronto a ricevere gli aiuti, "ma finora nessun convoglio è arrivato". Bab al Hawa è l'unico valico dove, secondo l'Onu, possono passare gli aiuti dalla Turchia alla Siria.
- di Redazione Sky TG24

Premier Libano oggi a Damasco, visita inedita

Il terremoto in Siria accelera il riavvicinamento tra Libano e Siria dopo più di un decennio di rapporti raffreddatisi sullo sfondo del conflitto armato siriano. Dopo l'invio ieri, per la prima volta nella storia dei due paesi, di militari libanesi del genio nelle zone siriane disastrate dal sisma, è atteso oggi a Damasco il premier uscente libanese Najib Miqati, il primo capo di governo del Libano a recarsi nella capitale siriana dopo decenni.  Come riferiscono i media libanesi, "in segno di solidarietà con le autorità e il popolo siriani" Miqati guida una nutrita delegazione di ministri: dagli esteri ai trasporti, dagli affari sociali all'agricoltura. In viaggio da Beirut a Damasco anche direttori di dipartimenti del ministero della sanità libanese e rappresentanti della protezione civile. Le relazioni tra Beirut e Damasco si erano raffreddate notevolmente nel 2005 a seguito del ritiro militare delle truppe siriane dal Libano dopo 29 anni di "tutela" politico-militare di Damasco sugli affari libanesi. Dal 2011 Beirut era tornata a riaprire alle autorità siriane, ma in quell'anno scoppiavano violente proteste anti-governative in Siria seguite a una massiccia repressione, che è poi degenerata in un conflitto armato intestino e regionale ancora in corso e a cui partecipano attivamente da 10 anni gli Hezbollah libanesi filo-iraniani. Il premier uscente Miqati ha storicamente ottime relazioni, sia finanziarie che personali, col contestato presidente siriano Bashar al Assad, sostenuto da Mosca e Teheran.
- di Redazione Sky TG24
- di Redazione Sky TG24

 Cina, Usa rimuovano sanzioni unilaterali Siria dopo sisma

Gli Usa "dovrebbero mettere da parte l'ossessione geopolitica, revocare immediatamente le sanzioni unilaterali alla Siria e aprire la porta all'assistenza umanitaria di fronte alla catastrofe". E' la richiesta della Cina a Washington a seguito del violento terremoto che ha sconvolto Turchia e Siria. "Gli Stati Uniti sono stati a lungo coinvolti nella crisi siriana con interventi militari e sanzioni economiche, che hanno provocato un gran numero di vittime civili e difficoltà nello sviluppo economico e nel processo di ricostruzione", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, nel briefing quotidiano. 
- di Redazione Sky TG24

Sisma: da Romania altri aiuti in Turchia

La Romania invierà a breve una seconda squadra di ricerca-salvataggio in Turchia assieme a medici e 4 squadre di cani da soccorso. In una nota ufficiale, il Ministero degli Esteri ha inoltre dichiarato di garantire il trasporto di altre squadre di soccorso provenienti da altri stati e che il paese balcanico attingerà dai beni di prima necessità delle riserve dello stato da inviare ai terremotati. La prima squadra è già a lavoro nella zona a nord-ovest della città di Antakya. 
- di Redazione Sky TG24

Sisma Turchia-Siria: satelliti europei, prime immagini danni

Sono arrivate le prime immagini dai satelliti europei del Copernicus Rapid Mapping che evidenziano i danni delle aree colpite dal violento terremoto che ha colpito Turchia e Siria. Sono relative a 6 città, tra cui Antiochia, Adana e Osmaniye, e nelle prossime ore arriveranno quelle relative ad altre 14 aree. Mappe preziose per supportare i soccorsi realizzate con le immagini raccolte da un'ampia gamma di satelliti europei, come i Sentinel del programma Copernicus, processate e analizzate dai tecnici di e-Geos, la società italiana che coordina servizio europeo Copernicus Rapid Mapping. 
- di Redazione Sky TG24

Sisma Turchia-Siria, le vittime sono 9.500

Secondo dati ufficiali, il bilancio del terremoto in Turchia e Siria supera i 9.500 morti. Secondo i dati ufficiali diffusi questa mattina, in Turchia sono stati estratti dalle macerie 6.957 corpi, secondo l'agenzia di soccorso turca Afad, e in Siria sono stati contati 2.547 morti, secondo le autorità e i medici.
- di Redazione Sky TG24

Tajani: "Contattati tutti gli italiani tranne Zen"

"Tranne l'imprenditore Angelo Zen, tutti gli italiani che si trovavano nelle zone del sisma sono stati contattati, sono in salvo. Vicino all'epicentro c'erano poche decine di connazionali, mentre nell'area ce n'erano circa 170, almeno coloro che erano registrati sull'app". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà
- di Redazione Sky TG24

Erdogan in viaggio verso le zone colpite

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e' in viaggio verso le zone colpite dal terremoto. Il leader turco si rechera' prima verso il distretto di Pazarcik, epicentro della scossa di magnitudo 7,7 che ha colpito il Sud-Est della Turchia nelle prime ore del mattino del 6 febbraio. Erdogan e' poi atteso a Kahramanmaras, citta' piu'
vicina all'epicentro, dove visitera' il quartier generale del coordinamento dei soccorsi. Da Kahramanmaras il presidente turco si rechera' nella provincia dell'Hatay, altra area fortemente colpita.
- di Redazione Sky TG24

Sisma Turchia, bilancio vittime sale a 8764

Sono oltre 8700 le vittime del terremoto di magnitudo 7.8 della scala Richter che ha colpito Turchia e Siria. L'autorità per la gestione delle emergenze e dei disastri ha aggiornato ad Ankara il bilancio dei morti, saliti a 6.234. I Caschi Bianchi, che operano nelle regioni siriane sotto controllo dei ribelli hanno riferito di 1280 morti e 2600 feriti. Nelle zone sotto controllo del governo di Damasco il bilancio è 1250 morti secondo il ministro della Salute citato da al-Ikhbariya. A riferirne è SkyNews.-
- di Redazione Sky TG24

Sisma Turchia e Siria, bilancio supera 8.300 morti 

Il bilancio dei terremoti in Turchia ha superato 8.300 vittime dopo che oltre 2.400 sono state segnalate in Siria: lo riporta l'agenzia di stampa Afp.
- di Costanza Ruggeri

Macron a Erdogan: "Pronti ad altri aiuti"

"La Francia è solidale dinanzi alla terribile prova che sta attraversando la Turchia. Due squadre di ricerca e soccorso sono già all'opera. Ho detto ieri al presidente Erdogan che siamo pronti a completare il nostro aiuto d'urgenza secondo i bisogni prioritari": lo scrive in un tweet il presidente francese, Emmanuel Macron
- di Costanza Ruggeri

Salvata bimba nata sotto macerie: è l’unica sopravvissuta della famiglia

Nella città di Jandairis una donna ha dato alla luce una bambina sotto le macerie prima di morire: la piccola è stata ritrovata con ancora il cordone attaccato e portata in ospedale, dove hanno riscontrato ferite e segni di ipotermia. LE FOTO
- di Costanza Ruggeri

Scholz chiama Erdogan: "Altri aiuti dalla Germania" 

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso al presidente turco Tayyip Erdogan un ulteriore sostegno completo nell'affrontare il disastro del terremoto, ha detto un portavoce del governo tedesco dopo che i due leader hanno parlato al telefono. Lo riferisce il Guardian.
- di Costanza Ruggeri

Sisma Turchia e Siria, bilancio supera 7.800 morti

Ha superato i 7.800 morti l'ultimo bilancio delle vittime del catastrofico terremoto in Siria e Turchia. In Turchia è stato confermato che 5.894 persone sono rimaste uccise, mentre 1.932 persone sono morte in Siria, per un totale di 7.826 vittime. Si teme che il bilancio aumenterà inesorabilmente, con i funzionari dell'Organizzazione mondiale della sanità che stimano che i morti potrebbero essere fino a 20.000. 
- di Costanza Ruggeri
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