In un’intervista esclusiva a Channel Four, l’ex numero due dell’antiterrorismo di Scotland Yard, che ha a suo tempo denunciato il razzismo sistemico all’interno della polizia, evidenzia la rapida crescita della minaccia rappresentata dall’estremismo di destra nel Regno Unito (la corrispondente)
LONDRA -Esattamente come capitò a Diana decenni fa, anche il principe Harry è stato spesso bollato come “paranoico” per la sua preoccupazione costante di dover proteggere se stesso e ancora di più la sua famiglia. Come “Frutto del trauma per la perdita della madre” o anche semplice “capriccio” in molti hanno liquidato la sua insistente richiesta di avere una protezione della polizia nel Regno Unito, quando in visita, anche ora che non ne ha più diritto. Qualche ragione, a sentire l’ex numero due di Scotland Yard, Niel Basu, Harry però l’ha sempre avuta.
La veloce crescita dell’estremismo di destra
Intervistato da Channel Four, l’ex ”assistant commisioner” per le operazioni speciali ha definito “disgustose e molto reali” le minacce ricevute da Meghan Markle da appartenenti all’estrema destra inglese a causa del suo colore della pelle. E Basu non è un agente qualunque. E’ stato in prima linea in circostanze delicate come l’attacco terroristico di Manchester e quello al London Bridge, così come nel caso dell’avvelenamento dell’ex spia sovietica Skripal e della figlia a Salisbury. L’ex numero due dell’antiterrorismo evidenzia anche come l’estremismo di destra nel Regno Unito sia al momento “non la minaccia più grande, ma quella con la crescita più rapida”. Analisi condivisa anche dai servizi segreti interni dell’MI5. Il poliziotto conclude: “Quando entrai a far parte dell’antiterrorismo nel 2015, la mole di lavoro legata all’estremismo di destra costituiva circa il 6%. Quando lasciai, nel 2021, il 20”.
Il razzismo sistemico all’interno della polizia
Nel 2020, al tempo delle proteste seguite alla morte dell’afroamericano George Floyd per mano della polizia, Basu parlò apertamente di “razzismo istituzionalizzato” all’interno del sistema della polizia britannica, criticando apertamente altri ufficiali di polizia che si erano mostrati riluttanti nel condividere la stessa posizione.
Harry e il gelo con padre e fratello
Al di là quindi del gelo calato all’interno della famiglia reale britannica per la scelta dei duchi di Sussex di trasferirsi negli Stati Uniti, il non sentirsi sostenuto su una questione così delicata deve aver sicuramente giocato un ruolo nell’allontanare Harry da Carlo e William. Certo, il principe ribelle può sicuramente permettersi una scorta privata, ma non è così difficile immaginare che Harry ne abbia fatto anche una questione di principio.