Le autorità australiane hanno ricevuto la segnalazione di diversi cetacei spiaggiati. Ancora non si comprendono le ragioni per cui gli animali si sono spinti in acque poco profonde
Quattordici capodogli sono stati trovati spiaggiati dagli abitanti di King Island, in Tasmania. La notizia è stata riportata dalla Bbc.
Sono già state avviate le indagini per verificare se ci siano altri animali morti nell’area. Secondo gli esperti, i 14 esemplari appartenevano a un gruppo di giovani maschi. Questi animali navigano in genere in acque molto profonde, tanto da guadagnarsi il soprannome di “deep-diving buses”, autobus da immersione. Spesso non si riescono a comprendere i motivi degli spiaggiamenti. In questo caso, è stato ipotizzato che i capodogli abbiano seguito un capobranco malato o disorientato o che si siano spaventati finendo in acque poco profonde.
Nel 2020 morirono 380 balene
La Tasmania, stato insulare a largo della costa sud dell’Australia, è conosciuta come un “punto caldo” per questo tipo di eventi. Nel settembre 2020, a Macquarie Heads, sulla costa occidentale dell'isola, più di 380 balene pilota sono morte nel peggiore spiaggiamento della regione.
Una specie in pericolo
I capodogli sono classificati nella Lista rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) come specie “In Pericolo”. Il loro numero ha subito, negli anni, un forte calo a causa della caccia indiscriminata, oggi praticata solo in alcuni paesi come Giappone e Indonesia. Le principali minacce sono costituite dall’impigliamento in attrezzi da pesca derivanti come le spadare (reti molto alte e lunghe alcuni chilometri, impiegate per la cattura del pescespada), e dalla collisione con le navi. Inoltre, nei tessuti di alcuni esemplari spiaggiati è stato riscontrato un elevato livello di agenti contaminanti, mentre negli stomaci sono spesso rinvenuti teli e buste di plastica.