Messico, imprenditore italiano ucciso a colpi di pistola nello Stato del Chiapas

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Instagram Raphael Alessandro Tunesi/Fiscalía General del Estado de Chiapas

È accaduto a Palenque dove l’uomo, Raphael Alessandro Tunesi, viveva. Insieme alla moglie era proprietario del lussuoso hotel Quinta Chanabnal ed era un esperto di cultura maya. È stato colpito da killer in motocicletta mentre era in auto e stava andando a prendere le figlie a scuola. Fra le ipotesi quella che l’uccisione sia legata al racket delle estorsioni

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Potrebbe esserci il racket delle estorsioni dietro l'omicidio di un uomo d’affari italiano, Raphael Alessandro Tunesi, ucciso a colpi di pistola venerdì nel comune di Palenque, in Messico. L’imprenditore viveva nello Stato meridionale del Chiapas da diversi anni, insieme alla moglie Elizabeth - con cui era sposato da 21 anni e dalla quale ha avuto tre figlie - era proprietario del lussuoso hotel Quinta Chanabnal ed era un epigrafista, esperto della cultura preispanica e autore di diversi libri, tra cui El Arte Maya. Nell'aprile 2021 aveva partecipato al forum "Messico-Italia 500 anni di dialogo culturale" organizzato dal ministero della Cultura, sulle relazioni tra l'Italia e il Messico dalla conquista ad oggi. L'ufficio del pubblico ministero ha dichiarato in una nota di aver avviato un'indagine sul caso. La Farnesina, in coordinamento con l'ambasciata d'Italia in Messico, ha fatto sapere che sta monitorando "con la massima attenzione e impegno" l'inchiesta e chiede "sia fatta luce sull'accaduto".

L’agguato dei killer in moto

La Procura ha dichiarato che l'uomo è stato colpito a mezzogiorno mentre era in auto e stava andando a prendere le figlie a scuola, al Colegio Escriba. I killer, che erano in moto, nella fuga hanno abbandonato la moto nella zona ecoturistica de La Cañada, dove sono stati trovati anche proiettili e parte dell'abbigliamento utilizzato nell'attacco. Sul posto, "gli agenti di polizia che sono arrivati lo hanno trovato all'interno dell’auto con diverse ferite da proiettile". Fonti della polizia hanno indicato che l'auto è stata colpita da numerosi proiettili, mentre "almeno tre colpi" hanno raggiunto Tunesi al corpo. Trasferito in ospedale, è deceduto poco dopo per la gravità delle ferite riportate. Un amico di famiglia, che ha chiesto di non essere identificato per motivi di sicurezza, ha dichiarato all'AFP che Tunesi era molto stimato e rispettato dalla comunità. Poi ha aggiunto che la criminalità organizzata ha chiesto il pagamento di "derecho de piso" (estorsioni) a negozianti e imprenditori della zona, molto visitata da turisti nazionali e stranieri per il suo sito archeologico, uno dei più importanti della cultura maya.

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Raphael Alessandro Tunesi
Instagram Raphael Alessandro Tunesi/Fiscalía General del Estado de Chiapas

Gli imprenditori nel mirino della criminalità organizzata

Negli ultimi tempi in diversi Stati messicani si sono moltiplicati gli attacchi agli imprenditori, vittime di atti di rappresaglia quando rifiutano di piegarsi alle estorsioni. Il 21 giugno scorso, un uomo armato ha sparato in due città dello Stato di Michoaca'n, attaccando diverse attività commerciali e causando otto morti. Il 24 maggio, 11 persone sono state uccise in attacchi contro due bar e un hotel nella città di Celaya, nello Stato centrale di Guanajuato. Il 6 maggio, una persona è stata uccisa e sei ferite in attacchi a colpi di arma da fuoco nei bar dell'area urbana della località di Cancun, nei Caraibi messicani, la più nota destinazione dei turisti stranieri. Ma l'ondata di violenza ha radici ancora più lontane: dal 2006 sono stati circa 340mila i morti - per lo più attribuiti alla criminalità organizzata - in qualche modo collegati alla criminalità e all'offensiva militare antidroga.

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