Sanzioni alla Russia, lo yacht Scheherazade di Putin potrebbe lasciare Marina di Carrara

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Secondo il New York Times i membri dell'equipaggio della mega imbarcazione da 700 milioni di dollari sono impegnati in alcune operazioni tra cui quelle di rifornimento di acqua e carburante

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Dopo essere rimasto fermo per alcuni mesi adesso potrebbe essere pronto a prendere il largo. Lo yacht Scheherazade di presunta proprietà di Vladimir Putin è stato infatti rimesso in acqua martedì scorso, dopo alcuni lavori iniziati a settembre, in cantiere a Marina di Carrara. Ne dà notizia il New York Times che riferisce che intorno alla mega imbarcazione da 700 milioni di dollari, lunga 140 metri, sono stati visti i membri dell'equipaggio impegnati in alcune operazioni  tra cui quelle di rifornimento di acqua e carburante (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE - GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI). 

L'inchiesta delle autorità italiane sulla proprietà

Il capitano britannico, che in precedenza aveva parlato con i giornalisti, non ha risposto alle domande. Il quotidiano americano ha denunciato il pericolo che lo Scheherazade salpi prima che le autorità italiane abbiano concluso l'inchiesta sulla proprietà. Secondo la testimonianza di un ex membro dell'equipaggio prima di mettersi in mare, lo yacht probabilmente dovrà effettuare i test previsti per le navi in riparazione, essendo rimasto fermo da settembre.

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Lo yacht Scheherazade
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