L’anno scorso 8,52 nascite ogni 1.000 abitanti (nel 2019 10,41): è il dato più basso dal 1978, da quando cioè viene pubblicato l'Annuario statistico e, secondo l'Ufficio nazionale di statistica, potrebbe essere addirittura il più basso dalla fondazione del regime comunista nel 1949. Gli incentivi a fare più figli sembrano avere scarso effetto sulle famiglie. Dal 2016 nel Paese è consentito avere due figli, numero portato a tre da quest’anno. In calo anche i matrimoni
Crolla il tasso di natalità in Cina: nel 2020 è sceso al livello più basso da oltre 40 anni, nonostante gli sforzi del regime comunista per convincere le coppie a fare più figli e nonostante il Covid-19 abbia confinato milioni di coppie nelle loro case per mesi. Dal 2016 nel Paese è consentito avere due figli, numero portato a tre da quest’anno: un modo per cercare di arginare il rischio di un invecchiamento della popolazione e di un calo del numero dei lavoratori.
Il calo della natalità in Cina
Nel 2020 il tasso di natalità è sceso a 8,52 nascite ogni 1.000 abitanti: secondo il Global Times, prodotto dal quotidiano ufficiale del Partito Comunista cinese, si tratta del nuovo minimo dal 1978 ed è la prima volta da decenni che la cifra scende al di sotto di 10. Secondo l'Annuario statistico, pubblicato appunto dal 1978, nel 2019 il tasso di natalità era ancora di 10,41 nascite ogni 1.000 abitanti. Secondo l'Ufficio nazionale di statistica, che compila il China Statistical Yearbook, la cifra dell'anno scorso potrebbe essere addirittura la più bassa dalla fondazione del regime comunista nel 1949. Inoltre, il tasso di crescita naturale della popolazione, ovvero il conto delle nascite e delle morti, è dell'1,45 per mille e anch’esso rappresenta un nuovo minimo in 43 anni.
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Incentivi a fare più figli
Gli incentivi a fare più figli sembrano avere scarso effetto sulle famiglie, di fronte all'aumento del costo della vita, in particolare quello dell'istruzione e degli alloggi. Ma, secondo i demografi, hanno contribuito alla contrazione anche il calo del numero di donne in età fertile e l'impatto del Covid-19. Lo scorso maggio la Cina ha annunciato una ulteriore liberalizzazione della sua politica di pianificazione familiare, consentendo a ogni coppia di avere fino a tre figli, dopo che il numero dei neonati del Paese è diminuito per quattro anni consecutivi. Tuttavia, il calo consistente del numero di nascite in alcune regioni della Cina è stato di oltre il 10% quest'anno e ha suscitato ulteriori preoccupazioni per un'aggravarsi della crisi demografica. L'agenzia Bloomberg ha calcolato che il numero delle nascite si è ridotto di 11,6 milioni tra il 2000 e il 2010, viste le differenze tra i dati annuali dell'Ufficio nazionale di statistica e dei risultati dei censimenti decennali.
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Crolla anche il numero di matrimoni
Anche il numero dei matrimoni è crollato lo scorso anno, scendendo al minimo in 17 anni, con 8,14 milioni di coppie che hanno indossato l'anello. Anche il numero dei divorzi è diminuito per la prima volta in più di 30 anni, dopo l'imposizione all'inizio del 2020 di un periodo di riflessione di un mese alle coppie che vogliono separarsi. Tuttavia oltre 4,34 milioni di coppie hanno divorziato lo scorso anno, più della metà del numero dei matrimoni. Le statistiche del ministero degli Affari Civili mostrano inoltre che nei primi tre trimestri di quest'anno ci sono stati 5,88 milioni di matrimoni, con un calo del 17,5% rispetto allo scorso anno.