Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto anche che sia condannata a cinque anni di libertà vigilata e al pagamento di 1,5 milioni di dollari. La donna, arrestata a febbraio, a giugno si è dichiarata colpevole di coinvolgimento negli affari del potente cartello di Sinaloa. La sentenza è prevista per il 30 novembre
Quattro anni di carcere. È questa la richiesta del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti nei confronti di Emma Coronel Aispuro, la moglie del narcotrafficante messicano “El Chapo”. La donna si è dichiarata colpevole di coinvolgimento negli affari del potente cartello di Sinaloa. Oltre ai 48 mesi di detenzione, l'accusa ha chiesto che sia condannata a cinque anni di libertà vigilata e al pagamento di 1,5 milioni di dollari. La sentenza è prevista per il 30 novembre, presso la corte federale di Washington.
L’arresto a febbraio della moglie di "El Chapo"
Emma Coronel Aispuro, che ha la doppia nazionalità americana e messicana, è stata arrestata a febbraio all'aeroporto di Washington. A giugno si è dichiarata colpevole di tre capi d'imputazione: partecipazione a narcotraffico, riciclaggio di strumenti monetari e transazioni con narcotrafficanti stranieri.
leggi anche
El Chapo, arrestata negli Usa la moglie Emma Coronel Aispuro
Chi è Emma Coronel Aispuro
Ex reginetta di bellezza, influencer e apprendista stilista, la donna è accusata di aver fatto da "intermediario" tra Joaquin Guzman - alias "El Chapo" - e i suoi soci. È accusata anche di aver partecipato alla gestione del cartello di Sinaloa, uno dei più potenti al mondo, quando “El Chapo” è stato catturato in Messico. Secondo l'accusa, avrebbe aiutato a importare negli Stati Uniti circa 450 tonnellate di cocaina e 90 tonnellate di eroina. Emma Coronel Aispura, secondo i pubblici ministeri, ha anche aiutato "El Chapo" a fuggire da una prigione messicana nel 2015. Il narcotrafficante era riuscito a scappare attraverso un tunnel di un chilometro e mezzo, che partiva da sotto la doccia della sua cella, dotato di binari. Joaquin Guzman era considerato il narcotrafficante più potente al mondo fino al suo arresto nel 2016 e alla sua estradizione negli Stati Uniti nel 2017. Condannato nel luglio 2019 all'ergastolo dopo un processo a New York, sta scontando la sua pena in un carcere di massima sicurezza del Colorado.