L’esponente del governo israeliano, che soffre di distrofia muscolare, ha dovuto aspettare due ore per entrare nel compound con il veicolo con il quale era arrivata e nemmeno la navetta che le era stata messa a disposizione era idonea al trasporto delle persone in sedia a rotelle. Oggi Naftali Bennett e Boris Johnson hanno concordato che la ministra sia presente al loro incontro
Ha manifestato la sua tristezza per l’incidente di ieri con un post su Twitter. Una volta arrivata a Glasgow la ministra israeliana dell'Energia Karine Elharrar non ha potuto accedere ai lavori del summit Cop26 a causa delle troppe barriere architettoniche. L’esponente del governo israeliano, che soffre di distrofia muscolare, ha dovuto aspettare due ore per entrare nel compound con il veicolo con il quale era arrivata e nemmeno la navetta che le era stata messa a disposizione era idonea al trasporto delle persone in sedia a rotelle. A questo punto Elharrar non ha potuto far altro se non tornare nel suo albergo ad Edimburgo. Una volta che la notizia si è diffusa, si è sollevato un coro di solidarietà tra i vari partecipanti all’evento. Oggi Naftali Bennett e Boris Johnson hanno concordato che la ministra sia presente al loro incontro (SPECIALE CLIMATE CRISIS).
Il post su Twitter
È triste che le Nazioni Unite "non forniscano accessibilità ai suoi eventi" ha denunciato Elharrar. "È stata una condotta scandalosa e non sarebbe dovuta avvenire", ha proseguito aggiungendo dii non aver potuto raggiungere gli obiettivi della sua trasferta a Glasgow. L'ambasciatore del Regno Unito in Israele Neil Wigan ha twittato di essersi scusato "profondamente e sinceramente" con il ministro. "Vogliamo un vertice della Cop26 che sia accogliente e inclusivo per tutti", ha scritto. Inoltre il primo ministro israeliano Naftali Bennett ha disposto che l'auto della Elharr faccia parte del suo convoglio ufficiale in modo da poter raggiungere senza problemi l'area centrale del summit.