Esa, Simonetta Cheli a capo dei Programmi di osservazione della Terra

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Nata a Siena nel 1963, è la prima donna a essere stata nominata per questa carica all'Agenzia spaziale europea

La chiamano "La Signora dei satelliti". Simonetta Cheli dopo 33 anni di attività all'Agenzia spaziale europea (Esa) è la prima donna a conquistare la nomina a capo dei Programmi di Osservazione della Terra dell'ente. Dal primo gennaio  2022 guiderà il centro Esrin di Frascati, succedendo così a Josef Aschbacher, diventato Direttore Generale dell'Esa lo scorso marzo. "Sono molto felice ed emozionata", ha confessato Simonetta Cheli poco dopo l'annuncio. "Avevo preparato la mia candidatura, ma sinceramente non me l'aspettavo, perché queste sono decisioni complesse dei 22 Paesi dell'Esa, che hanno una natura tecnica ma anche dei criteri di scelta politici". 

Quattro anni di mandato

Molte le sfide che l'attendono nei quattro anni del suo mandato, a partire dalla crisi climatica fino alla gestione dell'emergenza legata ai disastri naturali. La Cheli ha sempre dimostrato una particolare attenzione per l'ambiente. "Abbiamo - osserva - 16 satelliti che scandagliano oceani, atmosfera, venti e ghiacci e altri 39 sono in cantiere. Riceviamo una montagna di informazioni convogliate al centro Esrin dell’Esa di Frascati e poi distribuite gratuitamente a scienziati, utilizzatori e enti pubblici per gestire le città, le coltivazioni agricole, le conseguenze degli eventi naturali".

Tutte le sfide: dal lancio dei satelliti all'uso di nuove tecnologie

Tra le altre priorità che si affacciano nel suo mandato c'è la necessità di garantire che nei prossimi anni vengano lanciati tutti e 39 i satelliti che l'Esa ha in via di sviluppo gestendo correttamente tempi e rischi e contenendo i costi. L'altra sfida aperta consiste  nell'integrare per l'osservazione della Terra le nuove tecnologie digitali (come l'intelligenza artificiale) garantendo agli utenti l'accesso ai grossi volumi di dati disponibili. Ci sarà poi da fare un lavoro che avanza ovvero integrare le attività istituzionali con quelle dei nuovi attori commerciali del New Space.

Nell'Esa da tre decenni

Nata a Siena nel 1963 e figlia del noto costituzionalista Enzo Cheli, ha lavorato presso Esa per tre decenni ricoprendo vari ruoli all'interno della Direzione dei Programmi di Osservazione della Terra, tra cui: Capo dell'Ufficio Strategia, Programma e Coordinamento, Responsabile Ufficio Coordinamento e Responsabile dell'Ufficio Relazioni Pubbliche e Istituzionali. Ha studiato Diritto ed Economia all'Università di Yale prima di laurearsi in Scienze politiche con specializzazione in Diritto internazionale presso l'Universita' "Cesare Alfieri" di Firenze. A lei sono arrivate subito le congratulazioni del presidente dell'Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia: "Complimenti per questa prestigiosa nomina - ha commentato - un risultato importante per la rappresentanza italiana nelle istituzioni internazionali e che testimonia anche l'eccellente lavoro di squadra che viene svolto dal Governo, in sinergia con l'Asi, per la crescita di questo settore, strategico per il nostro Paese".

I complimenti del direttore generale dell'Agenzia

A stretto giro è arrivato, via Twitter il plauso del direttore generale dell'Esa Aschbacher, che della Cheli ha scritto: "Posso assicurare che nessuno è più preparato ed esperto per garantire relazioni fluide e cooperazione tra le varie agenzie coinvolte nelle attivita' europee di Osservazione della Terra". Un via libera quest'ultimo di grandi speranze. Soddisfazione e plauso anche dalla ministra per le Pari opportunita' e la famiglia, Elena Bonetti. "Essere donna significa proporre una visione diversa delle cose e un modo piu' costruttivo e meno conflittuale di affrontare i temi. La sua nomina è perciò un segnale e un risultato importantissimo per le donne di tutto il Paese".

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