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Navalny, la portavoce dice: “Sta morendo, è questione di giorni”

Mondo
©Ansa

Kira Yarmish, portavoce dell’oppositore, su Twitter ha scritto: “Alexei sta morendo. Nelle sue condizioni, è una questione di giorni”. L’uomo, in carcere dopo la condanna di febbraio sta portando avanti uno sciopero della fame e ieri ha rivelato: “Mi minacciano di imminente alimentazione forzata”

"La gente di solito evita la parola 'morire'. Ma ora Alexei sta morendo. Nelle sue condizioni, è una questione di giorni”. Sono queste le parole scritte in un tweet dalla portavoce dell'oppositore, Kira Yarmish. Dopo l'avvelenamento e il rientro in Russia, Navalny è stato arrestato e processato. Da alcune settimane, rinchiuso tra le mura della colonia penale di Pokrov, porta avanti uno sciopero della fame a causa del rifiuto dei medici di vederlo. Il 6 aprile è stato ricoverato per sospetta tubercolosi.

Il timore del medico

Il timore è che il suo fisico, già provato dall'avvelenamento, dal quale a questo punto appare chiaro non essersi ripreso del tutto, ora sia allo stremo. A sostenerlo è il suo dottore, Anastasia Vasilyeva, segretario della sigla sindacale Alleanza Medica (che il Cremlino considera troppo schierata sulle posizioni dell'opposizione e dunque non credibile). Vasilyeva non ha potuto visitarlo - solo i medici della colonia penale lo hanno in cura - ma stando alle analisi che ha potuto consultare la situazione sarebbe gravissima: "Ha livelli critici di potassio nel sangue, i reni stanno entrando in sofferenza, rischia in ogni momento l'arresto cardiaco, deve essere ricoverato in terapia intensiva", la sua diagnosi (condivisa sui social).

Navalny: mi minacciano di imminente alimentazione forzata

Alexei Navalny, che si trova in carcere dopo la condanna di febbraio, ieri ha fatto sapere, in un post su Instagram, che gli amministratori della prigione hanno minacciato di iniziare immediatamente l'alimentazione forzata a causa del deterioramento della sua salute. Navalny ha scritto che il suo esame del sangue "indica un grave deterioramento della salute". "Se non rinunci allo sciopero della fame, allora siamo pronti a passare all'alimentazione forzata", ha riportato Navalny indicando tra le misure anche l'uso della camicia di forza. Navalny ha detto che crede che gli amministratori della prigione stiano ignorando le sue richieste di essere visitato da un medico di sua fiducia perché "hanno paura che si scopra che la perdita di sensibilità nei miei arti potrebbe essere legata all'avvelenamento". 

La moglie: “Fa fatica a parlare, è molto dimagrito”

Alcuni giorni fa la moglie di Navalny ha detto l'oppositore "parla con difficoltà" e ha perso una quantità significativa di peso (da 93 chilogrammi quando è stato incarcerato per la prima volta a febbraio a 85 chilogrammi all'inizio dello sciopero della fame a 76 chilogrammi lo scorso martedì). Il servizio penitenziario sostiene invece che il 6 aprile dei medici hanno visitato Navalny e hanno valutato la sua salute “soddisfacente".

Biden: situazione Navalny totalmente ingiusta 

La situazione di Navalny e' "totalmente ingiusta", ha commentato il presidente Usa Joe Biden. Intanto circa 70 artisti, scrittori e attori, fra cui i premi Nobel per la Letteratura Svetlana Alexievitch e Salman Rushdie, hanno pubblicato un appello a Vladimir Putin affinché cure mediche urgenti vengano prestate a Navalny che sta effettuando uno sciopero della fame in prigione. Lo stato di salute dell'oppositore "si sta deteriorando rapidamente e ha bisogno di cure mediche urgenti" si legge nel documento pubblicato sul sito Internet di Le Monde. "Ci appelliamo a lei signor presidente affinché Navalny riceva immediatamente attenzione medica adeguata e le cure urgenti di cui ha bisogno e alle quali ha diritto come tutti i cittadini russi". Tra i firmatari anche J.M. Coetzee, Jude Law, Vanessa Redgrave, J.K. Rowling, Arundhati Roy.

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