Nell'isola caraibica, travolta da proteste e disordini, una milizia rapisce un gruppo di religiosi in cambio di soldi. Una prassi che il governo cerca di contrastare con lo stato di emergenza
Sette membri della Chiesa cattolica di Haiti, 5 preti e 2 suore, sono stati rapiti da un gruppo armato presso la capitale Port-au-Prince, chiedendo un riscatto di un milione di dollari americani. Sono 7 le persone rapite a Croix-des-Bouquets, comune a nord-est della capitale Port-au-Prince a Haiti, domenica 11 aprile. Tra i 5 sacerdoti e 2 suore rapiti, vi sono anche due cittadini francesi.
La risposta del governo
Le autorità di Haiti sospettano che il rapimento sia opera di un noto gruppo armato, i '400 Mawozo', che sono attivi nel campo di rapimenti e sequestro di persona. I rapitori hanno chiesto un riscatto di 1 milione di dollari. Tutto questo avviene mentre l’isola caraibica, già afflitta da un grave crisi economica, vive momenti drammatici a causa di gruppi armati che hanno inaugurato una nuova strategia di rapimenti ai danni di religiosi e personale straniero. Per questo motivo il governo haitiano ha dichiarato a marzo lo stato di emergenza per ripristinare l'autorità statale nelle aree controllate dalle bande.
Le proteste nel Paese
Il consenso del governo è però in calo, e il giro di vite ha portato a numerose proteste da parte del popolo haitiano. La settimana scorsa, infatti, centinaia di donne sono scese in piazza a protestare per le azioni di rapimento con riscatto dei gruppi armati.