Coronavirus in Iran, matrimoni vietati fino al 20 marzo. FOTO

Intanto diversi esponenti religiosi sciiti, tra cui l'ayatollah Yousef Saanei, hanno invitato gli iraniani a non recarsi in luoghi pubblici, compresi quelli di natura religiosa come le moschee

La misura, fanno sapere i vertici religiosi, rispetta la Sharia, cioè la legge islamica, e risponde ai dettami del buon senso

Le autorità iraniane hanno ribadito che, al momento, il posto più sicuro per evitare il contagio sono le proprie abitazioni

Per questa ragione gli iraniani sono stati invitati ad evitare il più possibile i viaggi non necessari sia nel Paese, che all'interno di una stessa città

In diverse città continuano a scarseggiare le mascherine, nonostante il governo abbia avviato una produzione straordinaria

Anche in Iran non sono mancati gli episodi di sciacallaggio: alcune persone sono state arrestate con l'accusa di avere fatto incetta di 4,5 milioni di mascherine, allo scopo di rivenderle a prezzo maggiorato

Il presidente Hassan Rohani ha invitato la popolazione alla calma e all'ottimismo, dicendo che l'epidemia non è peggiore di altre già passate

"Abbiamo superato l'influenza di tipo B che ha ucciso 16 mila persone in America quest'anno e oltre 100 in Iran", ha dichiarato il presidente alla tv di Stato, "il coronavirus si diffonde più rapidamente, ma non è piu' pericoloso di un'influenza"

Per quanto riguarda la reale diffusione dell’epidemia nel Paese, in molti mettono in discussione la veridicità dei numeri diffusi dal governo

Allo stato attuale in Iran sarebbero poco meno di cento contagiati e 15 i morti

Tra coloro che hanno sollevato dei dubbi, Ahmad Amiriabadi Farahani, un deputato di Qom, secondo il quale solo in questa città ci sarebbero stati circa 50 decessi

Sotto accusa anche la decisione delle autorità di procedere lo scorso fine settimana con le elezioni parlamentari, nonostante si conoscesse già la gravità della situazione