Alta tensione in Medio Oriente dopo che gli Stati Uniti hanno ucciso il generale iraniano. L'ayatollah Khamenei: dura rappresaglia. Trump: non vogliamo la guerra, ma pronti a rispondere. Le truppe Usa di stanza a Vicenza in preallerta
Segui il nuovo LIVEBLOG con tutti le ultime notizie
Un boato nella notte di Baghdad, un missile partito da un drone americano MQ-9 Reaper che centra un convoglio in uscita dall'aeroporto (FOTO). Così è morto Qassem Soleimani (CHI ERA), il potente generale iraniano alla guida delle forze speciali delle Guardie Rivoluzionarie, i temutissimi pasdaran della Qud Force.
- Khamenei promette una "dura reazione" e avverte: "Preparare le bare".
- In migliaia scendono in piazza a Teheran contro gli Usa (FOTO).
- “Soleimani progettata attacchi a basi diplomatiche. Ora, il suo regno del terrore è finito", dice Trump.
Chi era l'umo forte di Teheran
Soleimani era l'uomo più rispettato a Teheran dopo l'ayatollah Ali' Khamenei, lo stratega che per 20 anni ha guidato tutte le operazioni militari e di intelligence della Repubblica Islamica. In patria un leader e un eroe di guerra, per gli Usa un terrorista, un feroce assassino al pari di Osama bin Laden o di Abu Bakr al-Baghdadi, pronto a sferrare nuovi mortali attacchi contro gli americani.
L’ordine di Trump
A ordinare l'attacco è stato il presidente Donald Trump in persona. Una decisione clamorosa che innesca un'escalation senza precedenti con l'Iran, con conseguenze imprevedibili e incalcolabili. La mossa Usa più grave in Medio Oriente dopo la guerra in Iraq del 2003.
Truppe Usa in MO
Gli Usa, intanto, sono pronti ad inviare altre migliaia di soldati in Medio Oriente, in risposta all'Iran che minaccia una "vendetta pesante al momento e nel luogo opportuni". I soldati Usa della base di Vicenza sono in preallerta: potrebbero essere dispiegati in Libano. Ed è massima allerta per i militari italiani in missione: innalzate le misure di sicurezza.
Segui il nuovo liveblog con tutte le ultime news.
Il liveblog finisce qui, per tutti gli aggiornamenti segui LA DIRETTA DI SKY TG24
Trump ha deciso azione negli ultimi due giorni
Donald Trump ha preso la decisione di colpire il generale iraniano Qassem Soleimani negli ultimi due giorni prima dell'operazione: lo riporta la Cnn citando fonti del Pentagono.
In preallerta soldati Usa della base di Vicenza
Gli Stati Uniti hanno preallertato le loro truppe di stanza a Vicenza che potrebbero essere dispiegate in Libano a difesa dell'ambasciata Usa a Beirut. Si tratta - riferiscono i media americani - di un numero di militari che va da 130 a oltre 700 unità. Lo ha riferito una fonte del Pentagono che ha voluto mantenere l'anonimato.
Le dichiarazioni del presidente Trump dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida
Dipartimento Stato Usa:siamo pronti a parlare con l'Iran
Gli Usa sono "pronti a parlare con gli iraniani". Lo ha assicurato alla Cnn un funzionario del Dipartimento di Stato. "Abbiamo provato a farlo in passato" ed e' una opzione "sul tavolo", ha aggiunto.
Trump avverte l'Iran: stop aggressioni, pronti a tutto
"Le aggressioni del regime iraniano nella regione, incluso l'uso di combattenti per destabilizzare i suoi vicini, devono terminare, e devono
terminare ora". E' l'avvertimento lanciato da Donald Trump. Il presidente Usa ha assicurato che Washington è pronta a far fronte a qualsiasi risposta militare dell'Iran.
terminare ora". E' l'avvertimento lanciato da Donald Trump. Il presidente Usa ha assicurato che Washington è pronta a far fronte a qualsiasi risposta militare dell'Iran.
Raid Usa, le reazioni nel mondo
Raid prima del processo: Trump come Clinton
Donald Trump come Bill Clinton: un attacco in Iraq a pochi giorni dal processo di impeachment davanti al Senato americano. Era il 16 dicembre 1998, tre giorni prima dell'avvio dei lavori in Congresso, e il presidente democratico ordinò di bombardare le postazioni degli uomini di Saddam Houssein che aveva rifiutato di cooperare con gli ispettori delle Nazioni Unite che dovevano vigilare sugli armamenti del regime. Era l'operazione Desert Fox, condotta dalle forze americane con quelle britanniche e che per quattro giorni prese di mira obiettivi militari.
L'amministrazione Clinton spiegò che l'obiettivo della missione era "indebolire la capacità dell'Iraq di produrre e usare armi di distruzione di massa e di sventare minacce future", come affermò l'allora segretario di stato Madeleine Albright. Molti repubblicani in Congresso accusarono Clinton di usare i raid aerei per distogliere l'attenzione proprio dal processo di impeachment nei suoi confronti, la stessa accusa che oggi molti democratici muovono a Donald Trump.
Soleimani: in allerta brigata Usa in Italia
Gli Usa hanno messo in allerta una brigata in Italia per essere eventualmente inviata in Libano a protezione dell'ambasciata. Lo riferisce The Spectator Index in un tweet. A Vicenza e' di stanza la 173esima Brigata Aviotrasportata.
Trump: ucciso terrorista numero 1 al mondo
Trump: Soleimani preparava attacchi, doveva essere ucciso anni prima
Il presidente americano parla alla Nazione dalla sua residenza di Mar-a-Lago, spiega di aver autorizzato il raid perché il generale iraniano stava pianificando "attacchi imminenti e sinistri" contro gli americani. "L'abbiamo colto in flagrante", Soleimani, "avrebbe dovuto essere ucciso dai miei predecessori", ha aggiunto.
Trump: non vogliamo la guerra ma siamo pronti a rispondere
"Non abbiamo ucciso Soilemani per un cambio di regime o per iniziare la guerra. Ma siamo pronti a qualunque risposta sia necessaria": lo ha detto Donald Trump, sottolineando come "il futuro dell'Iran appartiene al popolo che vuole la pace, non ai terroristi".
Trump: non vogliamo un cambio di regime in Iran
"Non vogliamo un cambio di regime in Iran". Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, parlando per la prima volta in pubblico dopo il raid che ha causato la morte del generale iraniano Solemani.
Trump: il regno di terrore di Soleimani è finito
Il generale Soleimani stava preparando nuovi attacchi. Lo ha detto Donald Trump parlando da Mar-a-Lago, in Florida. "Il suo regno di terrore è finito".