La Commissione elettorale ha annullato il risultato delle elezioni amministrative vinte dal candidato dell'opposizione Ekrem Imamoglu, contro l'ex premier Binali Yildirim schierato dai conservatori islamici. Nuove votazioni fissate il 23 giugno
Il ricorso del presidente Recep Tayyip Erdogan ha avuto successo: con una clamorosa decisione, la Commissione elettorale suprema della Turchia (Ysk) ha deciso di annullare le elezioni amministrative del 31 marzo scorso in cui il candidato dell'opposizione Ekrem Imamoglu aveva strappato - dopo un quarto di secolo - la guida di Istanbul ai conservatori islamici. Il ritorno alle urne è fissato per il 23 giugno, dopo le festività che concludono il mese sacro islamico del Ramadan.
La decisione dei giudici sul ricorso di Erdogan
Con una maggioranza di sette voti contro quattro, i giudici hanno accolto i ricorsi dell'Akp di Erdogan e dei suoi alleati nazionalisti del Mhp che per settimane hanno denunciato presunti brogli. La mossa è stata ufficializzata ieri dopo la chiusura delle borse ma ha subito allarmato i mercati, con pesanti perdite per la lira turca. Mentre il sindaco esautorato, in diretta sui social media, ha subito spiegato: "Non perdiamo la speranza. Se restiamo uniti, tutto andrà per il meglio".
L'opposizione: "Volontà popolare calpestata"
Dura, invece, la reazione del leader del partito di opposizione Iyi, Meral Aksener : “La volontà popolare è stata calpestata”, ha detto stamattina commentando la decisione dei giudici. Si attende ora una dichiarazione anche del partito di Imamoglu, il socialdemocratico Chp, sostenuto alle elezioni dall'Iyi e da altre forze minori. I vertici sono riuniti ad Ankara e non si esclude un clamoroso boicottaggio delle elezioni. La decisione dell'Ysk viene intanto definita come un "golpe" da Birgun, tra i pochi quotidiani di opposizione rimasti in Turchia dopo la stretta sui media degli ultimi anni da parte del governo. La scelta dei giudici lascia comunque forti ombre sull'indipendenza dell'Ysk, già duramente criticata in passato dalle opposizioni per aver avallato sospette irregolarità a favore di Erdogan nelle urne, come nel caso delle schede senza timbro accettate nel referendum del 2017 sul presidenzialismo.
La vittoria di Imamoglu a Istanbul
Nella tornata elettorale di marzo, Imamoglu era riuscito in poche settimane a conquistare consensi fino a superare sul filo di lana il peso massimo catapultato da Erdogan nella contesa elettorale per Istanbul, l'ex premier Binali Yildirim. La sua vittoria era stata confermata dopo quasi tre settimane di riconteggi, fino a decretarne l'elezione per 13.729 preferenze. Venti giorni fa, Imamoglu aveva assunto formalmente la carica di sindaco ricevendo il certificato di elezione, che ora gli sarà revocato.