Due ragazzi armati, di 17 e 25 anni, hanno fatto fuoco nell’istituto scolastico Raul Brasil, a Suzano. Gli assalitori si sono suicidati dopo aver ucciso almeno 8 persone, quasi tutti giovani studenti
Almeno 10 persone sono morte in una sparatoria nella scuola statale Professor Raul Brasil, a Suzano, nella regione metropolitana di San Paolo, in Brasile. Secondo le prime ricostruzioni dei media locali, l'attacco è avvenuto attorno alle 9.30 locali (le 13.30 in Italia). Due ragazzi incappucciati hanno fatto irruzione all'interno della struttura sparando all’impazzata e uccidendo almeno 8 persone, quasi tutti studenti. Gli assalitori si sono poi suicidati facendo salire a 10 il bilancio provvisorio dei morti, secondo informazioni della polizia militare. Dopo alcune ore dalla strage sono stati identificati i due killer: per la polizia militare si tratta di un 17enne e un 25enne. Secondo il sito del settimanale Veja, almeno uno dei due assalitori era un ex alunno della scuola: lo avrebbe rivelato, dopo averlo riconosciuto, uno degli studenti sfuggiti al massacro.
Molte persone ferite
Per i media, risultano anche almeno una decina di feriti, che sono stati trasportati in ospedali della regione. In base al censimento scolastico del 2017, l'istituto ospita 358 alunni delle medie e 693 delle superiori. All'interno della scuola statale di Suzano la polizia ha trovato un revolver calibro 38, un'arma medievale conosciuta come "bestia" e simile a una balestra, oltre a bottiglie che sembrano molotov. Dentro la struttura sarebbero all'opera anche gli artificieri, dopo il ritrovamento di una valigetta sospetta, riferisce il sito G1.
Si indaga su una seconda sparatoria nei paraggi
Secondo i media locali, poco prima dell'attacco alla scuola un'altra sparatoria sarebbe avvenuta in un concessionario di auto a pochi metri di distanza, dove sarebbe rimasto ferito un uomo che potrebbe essere lo zio di uno dei killer. Le forze dell'ordine stanno cercando di verificare se esiste una relazione tra i due episodi.
Governatore sotto choc, tre giorni di lutto
Il governatore di San Paolo, Joao Doria, ha cancellato tutti gli impegni ed è andato a visitare la scuola teatro della sparatoria: "È stata la scena più triste a cui ho assistito in tutta la mia vita", ha detto. "Sono costernato, sotto choc". Doria ha quindi proclamato tre giorni di lutto nello Stato in segno di "solidarietà con i parenti e gli amici delle vittime".