Frontiere Giordania chiuse: migliaia di sfollati bloccati in Siria

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Bombardamenti nella regione siriana di Dara'a (Getty)

Circa 50mila persone cercano riparo dai bombardamenti nella regione di Dara'a, nel Sud del Paese. Nella zona è in atto un'offensiva di Damasco e Mosca contro le milizie anti-regime. L'Onu parla di attacchi "indiscriminati" sui civili. Amman ha chiuso il confine

Decine di migliaia di civili sono ammassati nel sud della Siria alla frontiera con la Giordania, al momento chiusa, e cercano riparo dall'offensiva governativa e russa nella regione di Dara’a, da anni controllata da milizie anti-regime. A riferirlo sono fonti della protezione civile siriana nelle regioni colpite dagli intensi attacchi aerei e di artiglieria delle forze di Damasco. Nei giorni scorsi l'Onu, attraverso l'ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), riferiva che gli sfollati nel sud sono circa 50mila, divisi tra la regione di Dara'a e quella di Qunaytra, vicina alle Alture del Golan controllate da Israele. Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha affermato nei giorni scorsi che Amman non riaprirà le frontiere con la Siria e che il Paese non può accogliere più civili oltre al milione e 300mila già presenti sul proprio territorio.

Escalation in Siria vicino al confine con la Giordania

Nel sud della Siria, spiega l’Ocha, dal 17 giugno è in atto un’escalation di violenza, in un’area che fa parte dell’accordo di tregua siglato nel luglio 2017 da Giordania, Russia e Stati Uniti. I bombardamenti e gli attacchi di artiglieria, e una successiva operazione di terra, hanno costretto decine di migliaia di persone a lasciare le proprie case. La maggioranza di queste, circa 33-35mila si trovano nella parte orientale della regione di Dara’a, vicino al confine con la Giordania, mentre le restanti 12-15mila si trovano nella parte occidentale. L’Ocha parla di “bombardamenti indiscriminati sui civili” che hanno colpito anche ospedali e rifugi per i civili.

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