Molestie sessuali, Roman Polanski denuncia l'Academy dopo l'espulsione

Mondo
Il regista Roman Polanski, 84 anni (archivio Getty Images)
GettyImages-polanski

Il regista premio Oscar ha accusato l'organizzazione cinematografica di violare i suoi stessi standard di condotta. Precedentemente l'84enne aveva definito il movimento MeToo come un'isteria di massa

Il regista Roman Polanski ha citato in giudizio l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences dopo essere stato espulso dall'organizzazione la scorsa settimana. A riferirlo è il Guardian che riporta anche il testo di una lettera aperta di Harland Braun, avvocato del cineasta 84enne, indirizzata proprio al più importante organismo del cinema mondiale.

"L'Academy disprezza le sue stesse regole"

Nella lettera all'Academy, l'avvocato Braun accusa l'organismo di non avere rispettato le proprie regole né la legge della California non permettendo a Polanski di difendersi. "Non stiamo qui contestando il merito della decisione di espulsione – si legge nella missiva ripresa dal Los Angeles Times - quanto piuttosto il palese disprezzo da parte dell'organizzazione dei suoi stessi standard di condotta, così come le sue violazioni delle procedure richieste dal codice delle corporation californiane". Il regista vincitore del premio Oscar 2003 con "Il Pianista", è stato espulso la settimana scorsa dall'accademia insieme all'attore Bill Cosby alla luce dei processi per violenza sessuale contro entrambi. Jan Olszewski, un altro legale di Polanski, ha definito il confronto fra il regista franco-polacco e l'attore statunitense, "un totale fraintendimento e una molestia".

MeToo "isteria di massa"

Il regista si è scagliato anche contro il movimento MeToo, nato dagli scandali sessuali nel mondo di Hollywood, definendolo come "isteria di massa" e "totale ipocrisia". Le dichiarazioni di Polanski fanno parte di un'intervista rilasciata all'edizione polacca di Newsweek, prima che gli venisse comunicata la procedura di espulsione. Alla domanda su cosa pensa della recente presa di posizione da parte dell'industria cinematografica sulle molestie sessuali, Polanski ha risposto: "Penso che questo sia il tipo di isteria di massa che si verifica nella società di tanto in tanto. A volte – ha continuato il regista - è molto drammatico, come la Rivoluzione francese o il massacro del giorno di San Bartolomeo in Francia, a volte è meno cruento, come il 1968 in Polonia o il maccartismo negli Stati Uniti. Tutti cercano di sostenere questo movimento, principalmente per paura ... Penso che sia una totale ipocrisia". Polanski, cittadino polacco e francese che vive in Francia, è ricercato negli Stati Uniti per lo stupro del 1977 ai danni di Samantha Geimer. Per anni ha cercato di negoziare un accordo con le autorità statunitensi. Geimer, che in passato ha detto di aver perdonato Polanski, ha respinto la decisione dell'Accademia di espellerlo come "un'azione brutta e crudele che serve solo all'apparenza".

Mondo: I più letti