Ema, Milano chiede all'Ue sospensione trasferimento sede ad Amsterdam

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Il Comune di Milano ha presentato alla Corte di giustizia Ue la richiesta per sospendere il trasferimento dell'Ema da Londra ad Amsterdam (foto: archivio Lapresse)

Sala: "Ogni giorno aumentano i dubbi sulla proposta olandese". Pronta una lettera per Gentiloni. Intanto dalla commissione Ue fanno sapere che non i documenti dell'offerta olandese non saranno resi pubblici

Il Comune di Milano ha presentato alla Corte di giustizia dell'Ue la richiesta per sospendere il trasferimento dell'Ema da Londra ad Amsterdam. L'amministrazione guidata da Beppe Sala ha presentato, oltre al ricorso principale, anche un ulteriore procedimento, detto sommario, motivato dall'urgenza della situazione e per prevenire un danno grave e irreparabile a una delle parti. E' quanto emerge dalla Corte. I tempi di decisione della Corte in questo tipo di procedimento sono di norma molto più rapidi di quelli per le procedure ordinarie.

Sala: "Non mollo"

"Su Ema io non voglio mollare - ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala - Mi pare che ogni giorno aumentano i dubbi sulla proposta olandese. Certamente, lo dico senza rischio di smentita, non sono stati molto corretti lasciando intendere che una soluzione transitoria sarebbe stata sufficiente".

Lettera a Gentiloni

Il sindaco di Milano ha inoltre sollecitato un intervento del premier Gentiloni. "Maroni ed io stiamo preparando una lettera da mandare a Gentiloni risottolineando il tutto, per ribadire quanto ci teniamo che il Governo e la nostra politica a Bruxelles faccia la sua parte. Io a questo punto sono tranquillo che la sensibilizzazione c'è e che i nostri faranno la nostra parte". Ha spiegato Sala a margine di un evento a Milano, sottolineando inoltre che dal Governo è arrivata una "rassicurazione" sul fatto che il tema verrà portato "in modo significativo a Bruxelles".

Maroni: "Necessario intervento politico"

Alle parole di Sala hanno fatto eco quelle rilasciate dal governatore lombardo, Roberto Maroni, all'Ansa. "La lettera serve per ringraziare il governo, ma anche per dire che il ricorso va bene ma ci vuole ora un intervento politico per riaprire il tavolo del Consiglio Europeo". "Chiediamo di attivare un tavolo politico con i 27 e soprattutto con l'Olanda - ha sottolineato -, anche per prevedere una compensazione. Deve esserci una decisione politica: personalmente ritengo difficile che il ricorso venga accolto dalla Corte perché non ci sono state palesi violazioni".

Documenti olandesi non saranno resi pubblici

Intanto dalla Commissione Ue fanno sapere che i documenti olandesi per l'offerta relativa all'Agenzia europea del farmaco (Ema) non saranno resi pubblici. Lo fa sapere un portavoce della Commissione Ue dopo le quattro interrogazioni europarlamentari dei giorni scorsi. Nessun commento, invece, sulla richiesta di sospensiva del trasferimento della stessa Ema da Londra ad Amsterdam, presentata dal Comune di Milano al Tribunale dell'Ue. Secondo il programma stabilito, quindi, la sede dell'Agenzia dovrebbe essere trasferita alla fine di marzo 2019, con l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea.  

Commissione Ue: "Decisione spetta agli Stati membri"

Per quanto riguarda, invece, la procedura legislativa per il trasferimento della sede dell'Ema, la Commissione non ha confermato che si possa ritenere conclusa solo con il voto del Parlamento. "La decisione - ha detto un portavoce della Commissione - è nelle mani degli Stati membri. Il ruolo della Commissione è stato molto limitato", riguardava la valutazione delle offerte "e lo abbiamo fatto in modo molto meticoloso". 

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