
L'astronauta ha concluso la missione VITA, atterrando con i suoi compagni di viaggio nella steppa del Kazakistan. Il gruppo è rimasto in orbita 139 giorni. LA FOTOGALLERY

È atterrata nella steppa del Kazakistan la navetta russa Soyuz, che ha riportato sulla Terra l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) Paolo Nespoli (nella foto) e i suoi compagni di equipaggio, l'americano Randy Bresnik, rappresentante della Nasa, e il russo Sergei Ryazansky della Roscosmos -
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Dopo 139 giorni in orbita, si conclude nella fredda steppa la missione Vita voluta dall'Agenzia Spaziale Italiana -
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Paolo Nespoli è uscito dalla navetta dopo Sergei Ryazansky (nella foto), seguito da Bresnik: tutti gli astronauti hanno affrontato i -16 gradi che li hanno accolti all'atterraggio, avvolti in delle coperte -
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Dopo i saluti di rito, gli astronauti si preparano ad affrontare i test clinici necessari al rientro, in modo da fornire dati importanti sulle reazioni del corpo umano alla vita in microgravità -
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Per Nespoli e Bresnik (nella foto) è prevista a breve la partenza per Houston dove, subito dopo gli esami sulle loro condizioni di salute, affronteranno un periodo di riabilitazione -
Paolo Nespoli celebra con una foto i suoi 100 giorni nello spazio
Con i 139 giorni della missione Vita, Nespoli è diventato il secondo astronauta europeo ad aver trascorso più giorni in orbita. Con i suoi 333, si piazza subito dopo il tedesco Thomas Reiter, che è rimasto in orbita 350 giorni -
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Durante la missione Vita sono stati condotti oltre 200 esperimenti, portati a termine a bordo del laboratorio spaziale permanente, avamposto dell’uomo nello spazio. Di questi, 10 sono tutti italiani, realizzati in collaborazione con Università e centri di ricerca italiani -
Tutti i numeri della missione Vita secondo l'Esa
Per Paolo Nespoli la stazione spaziale internazionale è un posto dove non si finisce mai di imparare: "Tutti dovrebbero venire quassù per capire il nostro impatto sul Pianeta e diventare così dei terrestri migliori" -
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