Scontri e repressione nel giorno delle elezioni per la Costituente. I dati ufficiali parlano di un'affluenza del 41,5%, mal'opposizione: "Astensione dell'87%". Condanna dagli gli Stati Uniti
È di almeno 13 morti il bilancio della repressione in Venezuela nel giorno del voto per la contestata Assemblea costituente voluta da Maduro. Sono oltre 120 le vittime da aprile. È quanto riferiscono diversi media e osservatori internazionali. I dati ufficiali parlano di un'affluenza del 41,5%, mentre l'opposizione di una astensione dell'87%. Aumentano intanto i Paesi americani che non riconosceranno l'esito dello scrutinio: Messico, Colombia, Perù e Argentina; il Cile parla di voto "illegittimo"; gli Usa condannano le violenze.
Dati sull'affluenza contestati
La Commissione nazionale Elettorale del Venezuela ha annunciato che hanno partecipato al voto per l'elezione dell'Assemblea nazionale Costituente, oltre 8 milioni di persone. Ma l'opposizione, che non ha partecipato al voto, sostiene che i dati siano contraffatti e che solo il 12% dell' elettorato, poco più di 2 milioni di persone, si siano recati alle urne. Intanto il presidente Nicolas Maduro, che ha fortemente voluto l'Assemblea Costituente che dovrà cambiare la Costituzione, esulta e parla di "voto più importante mai tenuto nei 18 anni di storia della rivoluzione".
Usa: presto misure contro "architetti autoritarismo"
Le reazioni internazionali non si sono fatte attendere. Il governo degli Stati Uniti ha condannato l'elezione dell'Assemblea nazionale Costituente in Venezuela e avvertito che prenderà misure ferme contro i suoi membri e il resto degli "architetti dell'autoritarismo" nel Paese ha detto in un comunicato a tarda notte la portavoce del Dipartimento di Stato, Heather Nauert. Secondo quanto anticipano fonti del governo al Wall Street Journal, gli Usa annunceranno nelle prossime ore una nuova tornata di sanzioni verso l'industria petrolifera venezuelana, anche se un embargo alle importazioni di greggio per ora non è sul tavolo. Le sanzioni si sommano a quelle già prese dall'esecutivo americano questa settimana nei confronti di tredici funzionari ed ex-funzionari venezuelani per abusi dei diritti umani, corruzione e azioni che minano la democrazia.
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