L’organizzazione internazionale ha diffuso un filmato, diventato subito virale, in cui vengono raccontate le storie di un anziano tedesco scampato alla seconda guerra mondiale e di un bimbo fuggito da Damasco. Le due vicende, a quasi 80 anni di distanza tra loro, si rivelano identiche in molti aspetti
Quasi 80 anni di distanza, due rifugiati, la stessa storia. L’Unicef ha diffuso un video che racconta le vicende parallele di un giovane siriano e di un anziano, che è stato rifugiato durante la Seconda Guerra Mondiale. Il filmato mette a confronto Ahmed e Harry. Il primo, 12 anni, è fuggito da Damasco in Siria; il secondo, 92 anni, fuggì da Berlino.
La Storia che si ripete - I due protagonisti raccontano le loro storie personali: la fuga dalla casa, gli attacchi alle scuole, l’essere costretti a scappare per paura di perdere la propria vita e i pericolosi viaggi tra terra e mare, alla ricerca di un posto sicuro. Nonostante tra loro ci sia una differenza di quasi 80 anni, le due vicende si rivelano quasi identiche e hanno molti punti in comune. "Io sono vivo”, dicono entrambi alla fine. “Sono uno dei fortunati che ce l'ha fatta”.
La metà dei rifugiati nel mondo sono bimbi - Il video dell’Unicef ricorda che nel mondo circa 50 milioni di bambini sono stati sradicati da casa. Di questi, 28 milioni, hanno lasciato le proprie case a causa di conflitti. I bambini rappresentano oltre la metà dei rifugiati nel mondo. Il più grande numero di bambini rifugiati proviene dalla Siria proviene con oltre 2,3 milioni di bambini registrati dall’Unhcr, seguita dall’Afghanistan con 1,3 milioni.