Addio a Masaya Nakamura, il papà di Pac-Man

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Il produttore di giocattoli aveva 91 anni. Nel 1955 fondò la Namco che negli anni '70 iniziò a dedicarsi ai videogiochi creando il titolo diventato simbolo di un'epoca

E' morto all'età di 91 anni Masaya Nakamura, considerato universalmente come il papà di Pac-Man, il videogame simbolo dell'alba dei primi anni ottanta e della genesi del divertimento elettronico. A darne notizia la Namco, la società da lui fondata nel 1955, che ha precisato come il suo fondatore sia morto lo scorso 22 gennaio.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="it" dir="ltr">È morto Masaya Nakamura, papà del celebre videogame <a href="https://twitter.com/hashtag/PacMan?src=hash">#PacMan</a>. <a href="https://t.co/E5IBiv38d3">pic.twitter.com/E5IBiv38d3</a>&mdash; Sky TG24 (@SkyTG24) <a href="https://twitter.com/SkyTG24/status/826069309948575744">30 gennaio 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

Ha fondato la Namco nel 1955 - Nakamura iniziò a dedicarsi alla produzione di giocattoli con la sua azienda a metà degli anni '50, specializzandosi fin da subito in prodotti animati elettricamente. Tra i suoi primi successi una giostra di cavalli costruita sul tetto di un edificio a Yokohama. A partire dagli anni '70 la Namco iniziò a esplorare le potenzialità della nascente industria dei videogiochi e nel 1980 lanciò sul mercato il suo più grande successo: Pac Man. La semplicità del gioco nel quale si doveva svuotare lo schermo dalle palline fuggendo allo stesso tempo dai fantasmini conquistò prima il Giappone e poi il mondo. Negli anni successivi la Namco riuscì a centrare un altro successo, non ai livelli di Pac Man, quando lanciò nei primi anni novanta il gioco di combattimento Tekken. Nel 2005 l'azienda si è fusa con la Bandai. 

 

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