Strage Nizza, incriminato un altro presunto complice di Bouhlel

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Si tratta di un 36enne che era stato fermato nei giorni scorsi. Secondo una fonte vicina all’inchiesta, il sospetto era in rapporti con l’attentatore "da almeno un anno"

Incriminato in Francia nel quadro dell'indagine sull'attentato di Nizza un uomo di 36 anni considerato vicino a Mohamed Bouhlel, l’autore della strage. Hamdi Z., questo il nome del sospetto, è stato incriminato per partecipazione ad attività terroristica, precisa la procura, aggiungendo che l'uomo è in custodia cautelare. Il sospetto era in rapporti con Bouhlel "da almeno un anno", dice una fonte vicina all'inchiesta. .  

 

L’uomo era stato fermato il 25 luglio - Il trentaseienne sospettato di essere stato a conoscenza dei piani terroristici di Mohamed Bouhlel era stato fermato il 25 luglio scorso. Ora è stato incriminato e posto in custodia cautelare dalla giustizia transalpina. Tra i selfie ritrovati nel telefono dell'attentatore c'era anche una foto dei due che posavano davanti al camion della strage del 14 luglio.  

 

In tutto 5, al momento, i presunti complici - Oltre al trentaseienne, altri quattro presunti fiancheggiatori, tre uomini e una donna, sono stati incriminati e posti in detenzione provvisoria a fine luglio. Si tratta di Ramzy A., il franco-tunisino di 22 anni destinatario di un sms del killer pochi minuti prima dell'attentato, la coppia di albanesi, Artane H e Enkeledja Z., sospettati di aver fornito la pistola calibro 7.65 dello stragista e infine il tunisino Choukri C, 37 anni. Gli inquirenti sospettano che sia lui l'individuo designato da Bouhlel come destinatario di una  nuova fornitura d'armi in un altro sms inviato a Ramzy pochi minuti prima dell'assalto. 

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