Francesco chiede di aiutare i Paesi in prima linea nell'accoglienza. Sul conflitto siriano: "La tregua apra la strada alla pace"
Serve "una risposta corale" dell'Europa, raggiunta attraverso "negoziati senza riserve", per "distribuire equamente i pesi" nell'accogliere migranti e profughi che sono accampati in condizioni disastrose in Grecia.
E' quanto chiede Papa Francesco nell'Angelus. "Cari fratelli e sorelle - ha detto rivolto alla folla di piazza San Pietro - la mia preghiera, e certamente anche la vostra, ha sempre presente il dramma dei profughi che fuggono da guerre e altre situazioni disumane". In particolare, Francesco ha chiesto aiuto per "la Grecia e gli altri Paesi che sono in prima linea stanno prestando ad essi un generoso soccorso, che necessita della collaborazione di tutte le nazioni". "Una risposta corale - ha spiegato Francesco - può essere efficace e può distribuire equamente i pesi. Per questo occorre puntare con decisione e senza riserve sui negoziati".
Siria, "la tregua apra la strada alla pace" - Il Papa parla poi del conflitto siriano: "Ho accolto con speranza la notizia circa la cessazione delle ostilità in Siria". L'invito è quello di "pregare affinché questo spiraglio possa dare sollievo alla popolazione sofferente e apra la strada al dialogo e alla pace tanto desiderata".