Datagate: Guardian, nuove rivelazioni sul ruolo di Microsoft

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Secondo il quotidiano inglese il colosso informatico avrebbe aiutato la Nsa a intercettare alcune comunicazioni dei propri utenti. Redmond respinge le accuse. Intanto Snowden incontrerà un gruppo di attivisti per i diritti umani all'aeroporto di Mosca

Microsoft avrebbe offerto alla National Security Agency (Nsa) un accesso diretto ai dati dei suoi utenti. A lanciare l'allarme su una collaborazione ancora più stretta di quanto finora emerso fra la Silicon Valley e l'intelligence americana è il Guardian - autore dello scoop che ha scatenato il datagate (tutti i video) - citando nuovi documenti di Edward Snowden. E proprio sulla talpa si apre intanto un piccolo giallo. Secondo alcune indiscrezioni del Washington Post, potrebbe aver lasciato l'aeroporto di Mosca a bordo di un volo Aeroflot, diretto a L'Avana. I sospetti nascerebbero dalla inusuale rotta scelta dalla compagnia aerea, rotta che evita il sorvolo sugli Stati Uniti. Gli esperti meteo, però, hanno spiegato come in queste ore sulla normale rotta fra la Russia e Cuba ci sia una perturbazione e quindi una modifica non sarebbe poi così strana.

Snowden intanto incontrerà venerdì 12 luglio un gruppo di attivisti per i diritti umani all'aeroporto di Mosca. In una lettera inviata a un rappresentante di Human Rights Watch e postata su Facebook, l'ex agente della Cia dice che fonti Usa stanno portando avanti una campagna per impedirgli di accettare offerte di asilo. L'agenzia Reuters avrebbe avuto conferme dell'incontro dallo steso Snowden.

La talpa del Datagate continua nel frattempo a rilasciare documenti segreti al Guardian che rivelerebbero nuove indiscrezioni. "Microsoft ha collaborato in modo molto stretto con i servizi di intelligence Usa per consentire di intercettare le comunicazioni dei suoi utenti, aiutando la Nsa a decodificare il proprio sistema" e aggirare quindi i blocchi all'accesso. I nuovi documenti "illustrano la portata della cooperazione fra la Silicon Valley e le agenzie di intelligence negli ultimi tre anni" nell'ambito del programma segreto Prism, denuncia il quotidiano, secondo il quale Microsoft ha in particolare aiutato la Nsa a intercettare le chat online sul nuovo portale Outlook.com. Anche Skype, acquistata da Microsoft nell'ottobre 2011, avrebbe collaborato con l'intelligence nell'ultimo anno consentendo a Prism di ottenere informazioni sulle conversazioni video e audio.

Microsoft respinge con forza le accuse: Redmond non concede e non offre al governo nessun accesso diretto a nessuno dei suoi prodotti. "Abbiamo chiari principi che guidano le nostre risposte alle richieste del governo per le informazioni sui consumatori" afferma Microsoft, sottolineando di fornire dati dei propri consumatori "solo in risposta a richieste del governo su specifici account". Intanto il Washington Post lancia un nuovo allarme: quello che Snowden avrebbe guadagnato l'accesso anche a "file sensibili riguardanti operazioni di spionaggio contro i leader cinesi e altri obiettivi sensibili". "Siamo molto preoccupati - spiegano alla Nsa -. Più cose diventano pubbliche, più perdiamo le nostre capacità".

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