Dopo le polemiche sull'accoglienza al terrorista condannato per la strage dell'88 in Scozia e rilasciato per motivi di salute, il leader libico sferra critica duramente "la politica dei due pesi e delle due misure"
Il caso di Abdel Al Megrah continua a suscitare polemiche. Mentre al di là del Mediterraneo si guarda sdegnati alle manifestazioni riservate all'attentatore rimpatriato per motivi di salute, Gheddafi contrattacca accusando l'Occidente di ipocrisia e di politica ambivalente. A sostegno delle sue critiche il leader ha ricordato il caso della liberazione delle 5 infermiere bulgare, condannate da Tripoli per aver infettato con il virus dell'Aids 400 bambini libici. "Nessuno si scandalizzò all'epoca - ha ricordato Gheddafi -. Nessuno si chiese cosa provassero i genitori dei bambini infettati".