Concorsi truccati università di Milano, indagati rettori della Statale e San Raffaele
LombardiaI due rettori insieme a tre primari sono rinviati a giudizio nell'ambito dell'inchiesta milanese su presunti concorsi pilotati negli atenei. "Non mi dimetterò" fa sapere Elio Franzini che punta a far chiarezza sulla vicenda. La prima udienza è il 5 luglio
Finiti sotto processo per presunti concorsi truccati Elio Franzini ed Enrico Felice Gherlone, rispettivamente rettori dell'Università Statale di Milano e dell'Università Vita-Salute del San Raffaele. I due sono indagati nell’inchiesta milanese insieme a tre primari su presunti concorsi pilotati negli atenei, in particolare nelle facoltà di medicina. Oggi il gup di Milano Cristian Mariani, ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dai pm Carlo Scalas e Bianca Baj Macario. "Non mi dimetterò" assicura il rettore Franzini che si sente" quasi sollevato di poter far chiarezza sulla vicenda".
Le accuse
Il giudice ha riconosciuto tutte le accuse contestate nell'indagine milanese. I due rettori sono imputati per turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. Franzini in relazione a due concorsi per un posto da professore ordinario in urologia, uno al San Paolo e l'altro all'ospedale San Donato. Gherlone invece solo in relazione al bando per il posto al San Paolo. Fissata la prima udienza per il 5 luglio davanti alla decima sezione penale.
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Franzini: non mi dimetterò, chiarirò
Elio Franzini resta al suo posto. In un comunicato fa sapere che si sente "quasi sollevato per il fatto che si possa finalmente fare chiarezza sulla vicenda" e scrive ai suoi colleghi di voler rinnovare "con la consueta responsabilità con la quale ho sempre servito la comunità della Statale e con il profondo senso istituzionale che ha sempre guidato la mia condotta l'impegno a completare il mio mandato elettorale e svolgere quel ruolo di indirizzo, iniziativa e coordinamento delle attività di ricerca, didattica e terza missione che lo Statuto mi conferisce". Franzini sostiene di avere sempre "operato per difendere esclusivamente il bene dell'Università e della sanità pubbliche a fronte di manovre volte a ostacolare la piena operatività di un'unità clinica robotica presso l'ospedale San Paolo che oggi può finalmente garantire a tutti cure di avanguardia in concorrenza trasparente con strutture e operatori privati di eccellenza".
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Gli altri indagati
Per la vicenda che risale al 2021 i pm hanno chiesto il processo anche per Francesco Montorsi, urologo e professore ordinario all'Università Vita-Salute del San Raffaele, per Stefano Centanni, ordinario di malattie dell'apparato respiratorio all'Università degli Studi di Milano e per Marco Carini, urologo presso l'Università di Firenze. Indagato anche l’infettivologo Massimo Galli. Rispetto alle accuse originarie le contestazioni nei suoi confronti sono state ridimensionate dai pm. L’accusa è di turbativa d’asta e falso. Il medico dovrà affrontare un'udienza preliminare dopo la richiesta di processo dei mesi scorsi.