"Non c'è alcuna possibilità che Fdi partecipi a governi e alleanze arcobaleno e non c'è alcuna ragione di farlo perché abbiamo la possibilità di avere una maggioranza di centrodestra che spero esca dalle urne", ha detto la leader di Fratelli d'Italia a margine del comizio
"Mi interessa battere gli avversari non gli alleati. Vorrei che se il centrodestra arrivasse al governo riuscisse a restarci per 5 anni, e mi piacerebbe che i partiti di centrodestra crescessero in questa campagna elettorale". Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a margine del comizio in piazza Duomo a Milano dove sono state sistemate, hanno spiegato gli organizzatori, 2mila sedie.
Matteo Salvini e Silvio Berlusconi "non sapevo si sarebbero visti, ma ci vediamo random. La coalizione sta lavorando bene, stiamo facendo una campagna serena, faremo una manifestazione congiunta per la chiusura. Credo che le difficoltà dobbiate cercarle altrove, non solo nelle coalizioni ma anche nei partiti", ha continuato Meloni.
In piazza tricolore e fiori
All'arrivo della presidente del partito sul palco, sulle note di una canzone di Rino Gaetano, i militanti hanno sventolato le bandiere italiane e quelle di Fratelli d'Italia. Molti indossano la maglietta bianca con la scritta blu, 'Meloni presidente'. Il grande palco montato in piazza Duomo dal partito è sormontato dalla scritta 'Pronti a risollevare l'Italia' e tutto attorno ci sono fiori che richiamano i colori della bandiera italiana.
"Non mi interessano governi che salvano chi li propone"
"Non c'è alcuna possibilità che Fdi partecipi a governi e alleanze arcobaleno e non c'è alcuna ragione di farlo perché abbiamo la possibilità di avere una maggioranza di centrodestra che spero esca dalle urne", ha detto la leader di Fratelli d'Italia a margine del comizio. Sono "incredibili ricostruzioni" quelle di "inciuci con il Pd". "Non vengano a parlarmi di governo di salvezza nazionale - ha continuato - perché mi sembrano governi nel tentativo di salvare quelli che lo propongono. E io non sono interessata".
"È una campagna elettorale molto violenta da parte dei nostri avversari", ha aggiunto durante il comizio. "Abbiamo una sinistra che preferisce passare la giornata a cercare di costruire il mostro - ha affermato -. Del resto li capisco, perché quando governi l'Italia da dieci anni è difficile spiegare come risolleverai un Paese che hai messo in ginocchio".
"Ue preoccupata? Finita la pacchia, difenderemo Italia"
"In Europa sono tutti preoccupati per la Meloni al governo e dicono cosa succederà? Ve lo dico io cosa succederà, che è finita la pacchia e anche l'Italia si metterà a difendere i propri interessi nazionali come fanno gli altri, cercando poi delle soluzioni comuni". Così Giorgia Meloni dal palco del comizio di piazza Duomo a Milano.
"Se metti un tetto al prezzo del gas, la speculazione la fermi e le bollette tornano normali ma lo deve fare l'Europa - ha aggiunto Meloni dal palco -. Perché non ha ancora stabilito un tetto? Perché ci sono nazioni che si oppongono come l'Olanda, amici di Calenda, e la Germania, amici alleati di Letta". "L'Olanda - ha spiegato - perché la borsa del gas ce l'ha sotto casa sua e la Germania perché sono i più esposti sul piano energetico ma sono anche i più ricchi e possono pagare un prezzo del gas più alto degli altri e accaparrarselo prima - ha concluso -. Il Pd in cambio di pacche sulle spalle di francesi e tedeschi, che governava senza aver vinto le elezioni, decideva che non dovevamo difendere i nostri interessi".
"Caro bollette priorità"
"L'Italia è in una situazione non facile. L'Italia che ci viene consegnata è il fanalino di coda a livello europeo in tutti in principali indici economici", ha aggiunto Meloni a margine dell'evento. "Il cosiddetto governo dei migliori ci ha lasciato un aumento di debito pubblico di 116 miliardi". "La priorità per tutti - ha continuato - è il caro bollette. Mercoledì sarò in aula in occasione del Dl Aiuti perché altrimenti rischiamo che non ci sia il numero legale per un provvedimento che qualcosa mette in campo e per provare a discutere di quello che si può fare". In merito al caro energia ha aggiunto: "Se l'Europa continua a essere così lenta, il disallineamento tra il gas e l'elettricità si può fare anche a livello nazionale. È una misura che stiamo mettendo a punto anche con gli altri partiti questa settimana. Dopodiché se non si dovesse riuscire prima della campagna elettorale, cosa che non spero, il governo (che si insedierà ndr) dovrebbe immediatamente occuparsi di questo problema", ha concluso.
"Reddito di cittadinanza non è la risposta e sono l'unica a dirlo"
"Il Reddito di cittadinanza non è la risposta, non va bene e sono l'unica che lo dice, è culturalmente sbagliato perché non è giusto mettere sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo", ha sottolineato Meloni dal palco di piazza Duomo. "Lo stato fa assistenzialismo verso chi non può lavorare ma per gli altri lo Stato giusto mette nelle condizioni di avere un posto di lavoro e di non dipendere dalla politica - ha concluso -, come piace a certi partiti che poi vanno a raggranellare i voti".
L'appello al voto
Il comizio si è concluso con un appello al voto seguito dall'inno italiano. "Fratelli d'Italia è pronta e il centrodestra è pronto. Non abbiamo ancora vinto niente e non ci si distrae fino al 25 settembre - ha detto Meloni -, non mi piace questo clima per cui sembra che sia finita la campagna elettorale. Quindi il 25 settembre tutti a votare. Questa legge elettorale è pessima e lo dice anche Letta, peccato sia una legge del Pd, ha un solo vantaggio ed è che è facile votare: non dovete fare altro che mettere una croce sul simbolo di Fratelli d'Italia", ha concluso.