Il poliziotto, è l'ipotesi, ha reagito al pericolo creato da quell'uomo che stava aggredendo lui e il collega con un coltello e che prima aveva tentato anche di scagliarsi contro due passanti
Il pm di Milano Paolo Storari ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta in cui era indagato per eccesso colposo nell'uso legittimo delle armi un agente di polizia che nella notte tra il 22 e il 23 febbraio scorso, durante un intervento in via Sulmona, ha esploso tre colpi di pistola, due dei quali hanno colpito, uccidendolo, Jerry Dimapulangan, filippino di 45 anni. (LE FOTO)
L'ipotesi
Il poliziotto, è l'ipotesi, ha reagito al pericolo creato da quell'uomo che stava aggredendo lui e il collega con un coltello e che prima, secondo le testimonianze, avrebbe cercato di aggredire altri due passanti. Il pm Storari ha chiesto l'archiviazione dell'indagine in quanto l'agente avrebbe sparato perché, come recita il codice penale, "costretto dalla necessità di respingere una violenza".
La ricostruzione dei fatti
Secondo la ricostruzione, una ventina di minuti dopo la mezzanotte la polizia è intervenuta in via Sulmona in seguito ad alcune segnalazioni da parte dei residenti nella zona. I primi ad arrivare sul posto sarebbero stati gli agenti della volante Forlanini che, grazie alle indicazioni da parte di alcuni cittadini affacciati alle finestre dei loro appartamenti, sono riusciti a rintracciare il 45enne che era nascosto dietro a una siepe. Dopo essere stato scoperto l'uomo si sarebbe scagliato contro le forze dell'ordine brandendo un coltello da cucina e cercando di colpire la polizia. Gli agenti hanno quindi cercato di bloccarlo e disarmarlo, anche ricorrendo allo sfollagente. Indietreggiando però il capo pattuglia sarebbe caduto battendo la testa e rimanendo svenuto a terra. A quel punto l'uomo di origini filippine ne avrebbe approfittato per assalire l'autista della volante Monforte intervenuta per aiutare i colleghi. Poi gli spari che hanno ucciso il 45enne.